Lo Squalo dello Stretto Vincenzo Nibali cerca il bis, ma c’è anche Damiano Caruso che, per la prima volta nella sua terra, si misura in una prova a tappe. È scattato “Il Giro di Sicilia”, competizione rinata grazie alla collaborazione tra Regione Siciliana e Rcs Sport, che fino a venerdì vedrà il grande ciclismo dare spettacolo nell’Isola, a meno di un mese dall’arrivo della carovana del Giro d’Italia: 662 chilometri per quasi 10.000 metri di dislivello su percorsi misti che culmineranno nel gran finale alla conquista dell’Etna, con la scalata e l’arrivo in quota sul versante nord del vulcano, a Piano Provenzana.
Oggi prima delle quattro tappe della competizione: si parte da Milazzo con arrivo in volata a Bagheria dopo 199 km. Diretta tv su Rai Sport Hd a partire dalle 13.50. La prima, quella che percorre la costa nord della Sicilia, è una tappa ondulata, costellata di curve e saliscendi, che si svolge interamente sulla statale 113. Unica asperità la breve salita pedalabile a Tindari dopo soli trenta chilometri e lo strappetto di Termini Imerese in cima al quale verrà aggiudicato il traguardo volante di tappa. Finale molto veloce per la volata a gruppo compatto.
I corridori stamattina si sono ritrovati alle 10:15 davanti palazzo D’Amico a Milazzo, per percorrere in passerella le vie Colombo, Borgia, piazza Caio Duilio, piazza Mazzini e con l’intersezione di Via M. Regis e, prima di immettersi sulla via Spiaggia di Ponente per la partenza ufficiale al Km. 3,6 (zona Sayonara). Per agevolare lo svolgimento della competizione, sulla A20 Messina-Palermo sarà impedito l’attraversamento in uscita negli svincoli autostradali di Falcone, tra le 10 e le 11, e di Cefalù, tra le 13 e le 14.15. A Cefalù chiuse via Giubileo Magno, via III Millennio e via De Gaetani. A Bagheria, traguardo della tappa, oggi scuole e strade chiuse.
A contendersi la maglia giallorossa ci saranno, oltre a Nibali e Caruso, Domenico Pozzovivo, Louis Meintjes, Diego Rosa, Jefferson Cepeda, Kenny Elissonde e Andrii Ponomar, ma non si escludono sorprese tra gli altri cacciatori di tappa.
«Grazie a queste manifestazioni – afferma il presidente della Regione Nello Musumeci – valorizziamo ulteriormente piccoli e grandi centri della Sicilia, facendo apprezzare la nostra regione in tutto il mondo e, spesso, dando la possibilità di scoprire letteralmente le località meno note. Continuiamo, anche attraverso eventi internazionali come questo, a promuovere le bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche di questa terra, ricca di “tesori” racchiusi tra mare e aree interne, per dare impulso all’economia turistica e al suo indotto».