Perché venga ristrutturato il reparto di ostetricia dell’ospedale di Sant’Agata Militello e venga realizzato il punto nascita sono necessari requisiti strutturali ed organizzativi. Per i primi sono state gettate le basi con l’incarico all’architetto Giovanni Lazzari, per redigere lo studio di fattibilità tecnica ed economica.
E visto che, per questo primo incarico, sono stati liquidati 14 mila euro, si capisce che il progetto per ridare vita all’ostetricia e al punto nascita, è vicino alla sua realizzazione; dunque si resta in attesa del progetto definitivo ed esecutivo, a prescindere se arrivi o meno la deroga ministeriale. Perché sarebbe davvero un controsenso avviare la progettazione di un’opera della quale non si sa se verrà realizzata.
Questo dovrebbe dissipare i dubbi e perciò creare i presupposti perché tutto si realizzi per un importo totale, che dovrebbe aggirarsi sul 1.200.000,00 euro. E a parte l’incarico per lo studio di fattibilità tecnica ed economica, formalizzato nella delibera del 24 maggio scorso e firmata dal direttore dell’unità operativa tecnica dell’Asp ingegnere Salvatore Trifiletti, c’è l’ulteriore requisito perché il reparto ritorni ad essere operativo e cioè quello organizzativo.
Il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso ha evidenziato che sussiste un collegamento con l’ospedale “Giglio” di Cefalù, perché venga assicurato il personale.