Assolto perché non è stata raggiunta la prova che il fatto sussiste. Questa la sentenza di primo grado emessa dal giudice monocratico del tribunale di Patti, Vincenzo Mandanici a conclusione del procedimento a carico di un giovane di Sant’Agata di Militello, accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al luglio 2019, quando il giovane, all’epoca 28enne, quale familiare di una vittima di un incidente stradale era giunto sul luogo del sinistro ed era rimasto coinvolto in una presunta colluttazione con un’altra persona.
In quel frangente erano intervenuti i carabinieri, che intanto erano impegnati nei rilievi relativi all’incidente, per allontanare il ragazzo che, secondo quanto ricostruito dall’accusa, per divincolarsi aveva spintonato un militare dell’arma. All’udienza conclusiva dell’istruttoria dibattimentale, che si è tenuta oggi presso il Tribunale di Patti, il giudice ha ritenuto che non sia stata raggiunta la prova che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste.
Il giovane, difeso dall’avvocato Rosario Di Blasi, secondo la tesi difensiva proposta dal legale di fiducia, avrebbe spintonato con forza il militare, tanto da fargli cadere il cappello d’ordinanza per terra, come gesto involontario, o tutt’al più, come reazione impulsiva che non era però mirata ad impedire l’atto al pubblico ufficiale.