venerdì, Novembre 22, 2024

Emergenza rifiuti. I carichi di indifferenziata tornano indietro da Trapani. Serve una soluzione

discarica rifiuti

Sembrava essersi risolto, almeno temporaneamente, il problema del conferimento della frazione indifferenziata per i comuni del messinese autorizzati a scaricare presso l’impianto della Trapani Servizi SPA dopo la riapertura dei cancelli, la scorsa settimana.

Ed invece le criticità sullo smaltimento dei rifiuti indifferenziati sarebbero tutt’altro che superate. Questa mattina a suonare il primo campanello d’allarme è stato il Comune di Mistretta, che con un avviso ai cittadini comunica che la ditta incaricata al conferimento è stata costretta “a fare rientro con il mezzo, utilizzato per il trasporto, pieno a causa della chiusura dell’impianto della Trapani Servizi SpA”. L’amministrazione comunale amastratina ha, quindi, comunicato che i rifiuti indifferenziati non verranno ritirati con il porta a porta nella giornata stabilita di domani 28 giugno, né potranno essere conferiti al centro raccolta comunale “onde scongiurare criticità igienico-sanitarie”. Mistretta, però, non sarebbe l’unico comune del messinese costretto a fare i conti con il rientro dei mezzi delle ditte incaricate del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti urbani carichi di spazzatura indifferenziata.

Che lo scarico dei rifiuti nell’impianto trapanese sarebbe stato contingentato era stato reso noto: solo circa 300 tonnellate complessive al giorno, da quanto trapela, a fronte di una quantità di indifferenziata prodotta dai comuni autorizzati a conferire presso quell’impianto che pare sia almeno del doppio. Una volta raggiunto il limite giornaliero i carichi eccedenti vengono stoppati, gli autocompattatori costretti a fare rientro colmi per tornare di nuovo oppure a fermarsi per attendere il turno successivo – seppure sarebbe garantita una sorta di precedenza- con aggravio di spese e le temperature di questi giorni che non aiutano. Ma se il centro di Trapani non può recepire tutti i rifiuti inviati dai comuni, atteso anche che in questo momento la quantità è comunque superiore alla media, anche in ragione del blocco della scorsa settimana, quali sono le alternative?

Per capire quali potranno essere le soluzioni occorrerà attendere di conoscere i prossimi sviluppi ed eventuali comunicazioni ufficiali da parte delle istituzioni. Nell’assemblea straordinaria della SRR Messina, che si è tenuta la scorsa settimana, i sindaci intanto sono tornati a parlare del ritardo nella concessione dell’autorizzazione al progetto, già proposto a marzo dello scorso anno, dalla Srr per realizzare un polo impiantistico pubblico a Mazzarrà Sant’Andrea per il conferimento ed il trattamento della frazione umida e indifferenziata. L’iter per ottenere il PAUR, incardinato all’assessorato regionale territorio ed ambiente, sarebbe al palo ed attualmente si è in attesa della VIA  – secondo quanto riferito da Giuseppe Mondello direttore della Srr – nonostante quanto disposto dal Presidente della Regione con ordinanze che hanno ridotto ad un terzo i tempi previsti. L’assemblea, a margine della seduta, ha deliberato di chiedere un incontro urgente tra una delegazione di sindaci della SRR ed il Presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore regionale territorio ed ambiente Toto Cordaro e l’assessore regionale all’energia Daniela Baglieri. La relativa richiesta è già stata inviata.

 

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