Convocazione urgente del Consiglio Comunale in seduta aperta, ai sensi dell’art. 12 comma 1 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, per parlare dei ritardi nel completamento dei lavori del porto.
A chiedere la seduta “straordinaria”, considerata la rilevanza dell’argomento, sono stati i consiglieri Nunziatina Starvaggi, Giuseppe Puleo, Melinda Recupero, Monica Brancatelli del gruppo di minoranza e Salvatore Sanna, Francesca Alascia e Rosa Maria Franchina del gruppo indipendente “Un’altra Sant’Agata”.
Secondo quanto riportato nella richiesta, “la scadenza per l’ultimazione dei lavori di completamento del porto era stata prevista al momento della consegna dei lavori, da parte della precedente amministrazione, per il 7 novembre 2019, come da contratto stipulato nel 2018.
“L’amministrazione ha annunciato in questi mesi diverse date per l’ultimazione dei lavori (dicembre 2020, subito dopo luglio 2021, settembre 2021 e 15 agosto 2022). Che tale ritardo sta creando notevole danno commerciale, turistico e lavorativo a tutta la comunità; basti immaginare gli enormi benefici che il porto ultimato nei tempi previsti dal contratto avrebbe dato a S. Agata.”
“Considerato che il 30 marzo l’amministrazione, con delibera di giunta comunale, ha concesso 180 giorni di proroga; che in data 20 maggio 2022 il servizio del genio civile di Messina ha concluso l’iter di approvazione del progetto esecutivo dei lavori di completamento e urgenti per la protezione della diga di sopraflutto e il ripristino della funzionalità delle banchine importo complessivo € 10.728.467.00; che in data 16/06/2022 il Rup (responsabile unico del procedimento) ha diffidato l’impresa esecutrice dei lavori a ultimare tutti i lavori in ritardo, prevedendosi in mancanza del completamento la risoluzione del contratto; che anche quest’anno S. Agata non avrà il collegamento con le Isole Eolie e la maggior parte dei diportisti, non potendo utilizzare gli spazi e i servizi del Porto di S. Agata, rinunceranno anche per questa stagione all’utilizzo delle loro barche.”