domenica, Novembre 24, 2024

Partiti alla prova regionali in Sicilia. Primarie: rebus secondo mandato nel M5S, a destra è scontro

elezioni regionali

Le elezioni regionali d’autunno in Sicilia sono il tema al centro di tutte segreterie nazionali dei partiti.

Nell’Isola il campo progressista sta sperimentando per la prima volta le primarie di coalizione tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il PD punta tutto su Caterina Chinnici, magistrata ed eurodeputata, figlia del giudice Rocco, ucciso dalla mafia nel 1983. A sfidarla il giornalista e scrittore Claudio Fava, ex presidente della commissione regionale antimafia, figlio del giornalista Pippo, anche lui vittima di Cosa Nostra nell’84.

La presentazione delle candidature alle primarie del 23 luglio scadrà domani alle 23.59 e il Movimento 5 Stelle in Sicilia brancola ancora nel buio, restando ostaggio di un’altra giornata di grandi fibrillazioni a Roma. All’interno del Movimento si discute infatti sul vincolo dei due mandati, su cui l’ultima parola spetta al garante Beppe Grillo. Così il fondatore tiene sulla graticola Giancarlo Cancelleri, che è stato deputato regionale per due legislature consecutive, dunque secondo lo statuto del Movimento non potrebbe ricandidarsi. Quella del sottosegretario alle infrastrutture sarebbe la terza candidatura a governatore della Sicilia: nel 2012 arrivò terzo con il 18% dietro l’eletto Rosario Crocetta e Musumeci, nel 2017 venne invece sconfitto proprio dall’attuale governatore, ottenendo il 34,6% delle preferenze contro il 39,8% di Musumeci.

Fari puntati sulla Sicilia anche a destra. I leader nazionali si leccano le ferite dopo la batosta dei ballottaggi nelle città capoluogo e cercano di compattare le fila in vista delle regionali. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni insiste ancora sulla ricandidatura di Musumeci, ma l’ostacolo maggiore sono Lega e Forza Italia. Così, pochi giorni fa Musumeci si è detto “disponibile a fare un passo di lato per il bene dell’unità del centrodestra”. Parole che, di fatto, hanno aperto il toto-nomi nella coalizione. In pole finisce così l’europarlamentare catanese di Fratelli d’Italia Raffaele Stancanelli, mentre Gianfranco Micciché, pressa sul nome di Barbara Cittadini, imprenditrice e presidente nazionale delle cliniche private.

Sullo sfondo e fuori dagli schemi l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, che correrà in tandem con l’ex “Iena” ed eurodeputato ex 5 Stelle Dino Giarrusso.

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