“Risposte non soddisfacenti tanto meno esaustive, oggi, in commissione salute all’Ars, per questa ragione anche la presidente Margherita La Rocca Ruvolo ha chiesto che ai quesiti che ho posto venga data una risposta scritta”.
Lo dice Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars che, sul mancato rinnovo del contratto libero professionale a circa 150 operatori sanitari, nell’ambito dell’emergenza Covid19, tra tecnici della prevenzione, psicologi, assistenti sociali e biologi impegnati nei tamponi a tappeto e psicologi, da parte di Asp Messina, nei giorni scorsi aveva presentato una interrogazione urgente a risposta scritta sollevando una questione “che lascia non pochi dubbi e perplessità”.
“La questione relativa al personale impegnato nella gestione dell’emergenza Covid – ha detto Amata – è materia di carattere gestionale, di programmazione e, quindi, di competenza della direzione amministrativa, che deve fornire indirizzi al settore del personale sulle necessità. Dunque, è indiscutibilmente ascrivibile alle competenze del direttore amministrativo dell’Asp Messina Catena di Blasi. Non è stata compiuta alcuna analisi del fabbisogno delle figure essenziali – sottolinea Amata – e le indicazioni regionali dicono che va mantenuta una struttura che tenga conto del calo dei contagi, ma pronta a fronteggiare la ripresa pandemica, quello che sta succedendo in Sicilia ormai da qualche settimana. Nel frattempo, per tutta risposta Asp Messina – prosegue la capogruppo di Fdi all’Ars – ha tagliato prima il monte-ore e poi anche le figure professionali. Rimodulando sia l’orario che il corrispettivo si sarebbe potuto mantenere un monte-ore più elevato per tutti. Inoltre non si comprende la ragione per cui si è data priorità ai collaboratori amministrativi e non alle figure tecnico sanitarie”.
“Speravamo di avere risposte chiare ed esaustive alle domande poste – sottolinea Amata – purtroppo non sono arrivate pertanto mi auguro che il direttore generale Asp Bernardo Alagna e il commissario emergenza Covid Messina Alberto Firenze possano nel più breve tempo possibile fornire per iscritto le risposte agli interrogativi posti. Il dato di fatto è che non si possono in questa fase così delicata, con i contagi in crescita, gettare a mare figure sanitarie a mio avviso indispensabili, a difesa della popolazione dall’emergenza Covid ancora in atto. Ritengo che Asp Messina debba rivedere tutto”, conclude.