Tanti anni dopo, tutti – o quasi tutti -, di nuovo insieme.
Storie di una vita tra il 1976 ed il 2022.
L’appello scandito da Carlo Tripodo li ha fatti ritornare in classe, quella che insieme, per cinque anni, hanno condiviso ai tempi del liceo.
Venerdì scorso si è ritrovata quindi la mitica “Quinta A” che si era licenziata nel 1976.
L’impegno di tutti, ma soprattutto la caparbietà di Genoeffa, ha fatto sì che si riuscisse nell’impresa, quella di mettere insieme tanti “ragazzi” che non si vedevano da decenni.
La missione era quella di contattare uno ad uno gli studenti di quella classe, oggi affermati professionisti, molti in giro per l’Italia, invitandoli a una serata per ritrovarsi.
Buona volontà, l’aiuto dei social, la voglia di farlo. E l’impresa è riuscita.
Un mese di ricerche.
Chi era assente, covid, distanze, o altri impegni, è stato raggiunto in video chiamata, facendo sentire la propria presenza.
Gli assenti.
Velata commozione per gli “assenti”, Pippo e Massimo, un applauso di cuore, spontaneo, profondo, per ricordarli.
Ma poi ha preso piede, fra l’entusiasmo generale, la voglia di raccontarsi, di rivedersi. Ripercorrendo gli anni tra i banchi, quel periodo della loro vita in cui il futuro non era ancora scritto e i professori erano gli artefici delle loro ansie più grandi.
L’ultimo incontro era stato più di vent’anni alla Playa, ora la cena si è svolta da Cani Cani, sempre a Patti, ed il tempo è volato via.
Per ricostruire la “rubrica” di quella classe sono stati utilizzati tutti i mezzi possibili, i social network, messenger, qualche numero di telefono rimediato grazie a conoscenze in comune, e poi si è dato via ad una sorta di album, fotografico dei ricordi, con foto anche in bianco e nero, rispolverate, come cimeli, che raccontavano gite scolastiche, uscite da scuola dopo la campanella, “caliate” e passeggiate a Tindari.
Alla fine la promessa di riversi presto, per un altro incontro inclusivo con gli assenti di oggi.
Tra le note della serata, anche le canzoni, una sorta di karaoke generazionale, sugli accordi della chitarra di Basilio Cataudo. Per l’ottimizzazione di tutto ci ha pensato Rocco Faranda, splendido padrone di casa.
Si sarebbe rimasti a chiacchierare fino al mattino: con una vita intera da raccontare, fra un brindisi e l’altro ma con la gioia nel cuore, c’era chi doveva rientrare a Messina o ad Acquedolci alla fine tutti a casa con la promessa di riesserci.
C’erano all’incontro: Lida Bellissimo, Genoveffa Buono, Basilio Cataudo, Rocco Faranda, Nuccio Alberto Gullà, Pina Lazzara, Tina Martino, Ignazio Natoli, Giovanni Piraino, Vincenzo Randazzo, Emilia Rao, Nino Ricciardo, Massimo Scaffidi, Paolo Scafidi, Margherita Schepis, Pippo Sidoti, Maria Squadrito, Cralo Tripodo, Pippo e Cono Ziino.
Massimo Scaffidi