Il Governo Regionale ha destinato all’ERSU Messina un finanziamento globale per la riapertura della Casa dello studente di Messina di via Cesare Battisti.
Quasi 9 milioni di euro derivanti dal Fondo di sviluppo e coesione che l’Assessore alle infrastrutture Marco Falcone ha voluto impegnare a favore di un settore, quello della residenzialità universitaria, di vitale importanza per la rivitalizzazione dell’offerta universitaria della Sicilia.
Grande soddisfazione per il Presidente dell’ERSU, Pierangelo Grimaudo, che dichiara: “Oggi è un giorno di importanza storica per la città di Messina e per la comunità accademica.
Dopo il completamento del progetto si è compiuto un altro passo fondamentale per arrivare alla riapertura della Casa dello Studente che più di ogni altra rappresenta la gloriosa storia del nostro Ateneo.
Ciò è stato possibile grazie alla piena disponibilità dell’Assessore Falcone, del Presidente della Regione Musumeci e dell’Assessore al ramo Aricò con i quali ho lavorato per più di un anno per raggiungere tale traguardo.
Si tratta di un risultato che non era scontato, considerato che il finanziamento di 9 milioni di euro è il terzo per importo sugli 80 interventi previsti nella delibera del governo regionale.
Questa tappa verso la riapertura della Residenza studentesca è stata fortemente voluta da me personalmente e da tutto l’ERSU che grazie ad un rinnovato assetto dirigenziale ha saputo recuperare il tempo perduto a causa di resistenze interne e scarso senso del proprio ruolo del passato.
Ora lavoreremo senza pausa per andare in gara e partire con i lavori al più presto per cancellare una pagina buia per l’intera città che ha percepito la perdurante chiusura di questa struttura, chiusa appunto dai primi anni 2000, come una bruciante offesa al suo legittimo orgoglio di Città universitaria di comprovato prestigio.
Alle polemiche questa Amministrazione dell’ERSU Messina risponde con i fatti.
Si tratta di una struttura residenziale d’importanza capitale per effettiva tutela del diritto allo studio degli studenti dell’Ateneo Peloritano e particolarmente significativa per la comunità messinese che reclama la restituzione di tale edificio storico alla sua tradizionale funzione di fattore qualificante del quartiere centrale di Messina.
Essa infatti, una volta restituita alla fruizione, offrirà ben 220 posti letto con un aumento del 70% di quelli oggi disponibili (314), permettendo in questa maniera di superare la grave carenza di posti letto che attualmente vede a fronte di ben 3.381 richiedenti una percentuale di assegnazione di poco superiore al 9%.
Inoltre, l’edificio aperto al pubblico nel 1933 (prima Casa dello studente in Italia) una volta ristrutturato, per gran parte sarà aperto alla fruizione dell’intera cittadinanza, con importanti ricadute di riqualificazione del contesto socio-ambientale, divenendo infine, un elemento fondamentale di rigenerazione urbana del centro storico.
Ma non è tutto, oggi mi sento di preannunciare che a breve si realizzerà un’ulteriore potenziamento dell’offerta residenziale dell’ERSU grazie alla sinergia con RFI che contiamo di ufficializzare nel mese di settembre, mentre sempre sullo stesso fronte stanno per partire i lavori di riqualificazione di altre due Residenze di Annunziata e Papardo.