“Non volterò le spalle agli elettori, quelli che hanno votato alle primarie e anche i tantissimi altri che sono pronti a sostenermi riponendo, di questo sono certa, precise aspettative nella mia storia, dandomi una consegna di responsabilità della quale, nel mio ruolo guida, intendo essere garante”. Così Caterina Chinnici rompe gli indugi e accoglie la nuova proposta avanzata dai vertici del PD confermando la sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. A sostenerla, oltre al suo partito, ci sarà la lista CentoPassi di Claudio Fava, che ha confermato il suo impegno nei confronti della candidata che vinto le primarie celebrate lo scorso luglio dal c.d. campo largo in Sicilia. Il Pd, però, accusa il colpo. Ieri Angelo Villari, segretario del circolo di Catania, si è dimesso, annunciando la sua candidatura alle regionali con ‘Sicilia Vera’ di Cateno De Luca. Per Villari il Pd in Sicilia “è un partito allo sbando senza nocchiere”. Intanto il divorzio siciliano tra PD e 5S rischia di finire in un’aula di tribunale. Potrebbe avere strascichi giudiziari, infatti, lo strappo al 90mo minuto, come lo ha definito il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, che ha rivelato alla stampa di avere “dato mandato ai legali di verificare la candidabilità di Di Paola e la fondatezza di una causa civile per chiedere il risarcimento dei danni subiti da chi non ha rispettato le regole date.”
Sul fronte del centro destra la coalizione che sostiene Renato Schifani a presidente della Regione Siciliana si è riunita ieri a Palermo. Schifani ha chiesto a tutti i componenti “di definire entro le prossime 48 ore i punti fondanti del programma di governo”. Tra i punti qualificanti della coalizione ci sarebbe l’introduzione di un patto per mettere fine alla deleteria pratica del cambio di casacca. Un impegno a non accettare nei gruppi eventuali deputati eletti in altre formazioni che i capi dei partiti sottoscriveranno ad inizio legislatura. Nella riunione si è deciso di rimettere al presidente Schifani la definizione del “listino del Presidente” che dovrebbe essere comunicato già oggi.
Cateno De Luca, invece, ha presentato ieri a Messina i candidati della lista “Orgoglio Siculo” chiudendo tutte e tre le formazioni elettorali nelle nove province siciliane. De Luca ha annunciato che a “De Luca sindaco di Sicilia”, “Sicilia Vera” e “Orgoglio Siculo” si affiancheranno altre sei liste di testimonianza ad Enna e Messina; mentre a Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Palermo e Catania anche “Autonomia Siciliana” e Impresa Sicilia”. sosterranno il suo progetto. A Trapani, invece, ci saranno le tre liste principali più “Autonomia Siciliana”.