Tutto rinviato a dopo la prima metà di settembre. Questo, in sintesi, l’esito dell’incontro sullo stato di avanzamento dei lavori del Porto dei Nebrodi di Sant’Agata di Militello, indetto per fare il punto della situazione, dopo che lo scorso 15 agosto è scaduto il termine dell’ultima proroga per completare l’opera. Solo l’ultima in ordine di tempo. Si è svolto ieri alla presenza del RUP Basilio Sanseverino, che ha convocato la riunione, dei rappresentanti della ditta appaltatrice, la AMEC, del sindaco Bruno Mancuso, del funzionario del dipartimento regionale infrastrutture ingegner Giancarlo Teresi e del direttore dei lavori Giuseppe Ferraloro.
Il sindaco, Bruno Mancuso, ha ribadito la possibilità di rescindere il contratto per inadempienze. La ditta, infatti, era già stata diffidata lo scorso giugno. I rappresentanti della Amec, dal canto loro, hanno ricordato quanto già evidenziato in una nota inviata nei giorni scorsi con la quale è stato chiesto di allungare i tempi di consegna, in regime di consegna parziale dei lavori. La Amec, infatti, sostiene che a rallentare l’esecuzione dei lavori avrebbero contribuito la mancata consegna di alcune aree, come quelle relative ad alcuni espropri sul torrente Alessi e quelle del bacino portuale, che avrebbe causato il differimento delle operazioni di dragaggio. Punti nodali per sbloccare la situazione sono la presentazione di un nuovo cronoprogramma, la riduzione del tetto per liquidare gli stati di avanzamento lavori e la disponibilità dell’azienda ad incrementare mezzi e personale in cantiere. Disponibilità per la verità già mostrata dall’impresa in più occasioni, ma che di fatto non si è tradotta in un concreto recupero del tempo perduto.
Nella sostanza, dunque, un rinvio del tavolo tecnico a pochissimi giorni, che potrebbero non bastare a trovare soluzioni per colmare celermente i notevoli ritardi accumulati nell’esecuzione dei lavori di una delle opere strategiche più importanti per lo sviluppo economico e turistico del comprensorio.