E’ stata ridotta a 5 giorni la quarantena per chi risulta positivo al covid 19, al posto dei 7 giorni di isolamento obbligatori previsti fino a ieri. Lo ha stabilito la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore alla prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza.
Il nuovo provvedimento vale per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure per coloro che non presentano più sintomi da covid da almeno 2 giorni. L’isolamento, dunque, potrà terminare dopo 5 giorni purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo.
In caso di positività persistente, invece, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14esimo giorno dal primo tampone positivo (e non piu’ 21), a prescindere dall’effettuazione del test, sulla base della minore infettività essendo trascorse due settimane.
Per i contatti stretti con positivi, sono tuttora vigenti le indicazioni della Circolare del 30 marzo scorso, ovvero il regime di auto sorveglianza se asintomatici, con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Se con sintomi, bisogna effettuare il test covid.
Non ci sarà alcun ‘libera tutti’ per i positivi asintomatici come invece è accaduto in altri Paesi perché, afferma il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base delle disposizioni del CSS: “se una persona è positiva lo è, sintomi o non sintomi, e deve stare in isolamento per evitare il diffondersi del contagio”. Con queste dichiarazioni, il mantenimento della misura di isolamento viene contestata da più parti in vista delle elezioni del 25 settembre a causa della possibilità che alle urne potrebbero mancare i positivi. Ma per Speranza questa polemica è inutile, perché ci sarà la possibilità del voto domiciliare, così come per le persone inferme.