Dopo tre anni di lavori i restauro, è stato ”riconsegnato” alla diocesi di Patti il Seminario Estivo di Castell’Umberto, voluto da monsignor Giuseppe Pullano, già vescovo di Patti, ed aperto il 5 agosto 1962.
Sin dal suo arrivo in Diocesi (2017) il vescovo monsignor Guglielmo Giombanco ha subito intercettato il desiderio di tanti che auspicavano la non più procrastinabile ristrutturazione della struttura; così si è prontamente adoperato nell’individuazione dei fondi necessari,
superando non poche difficoltà di natura burocratica.
Un primo contributo straordinario concesso dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e i successivi fondi, messi a disposizione dalla diocesi, hanno dato la possibilità
di riportare in soli tre anni l’importante struttura del all’originaria bellezza, rendendola così fruibile da tutti coloro che vorranno trascorrere dei momenti di riflessione, preghiera, formazione e distensione.
Una intensa gioia era più che percepibile nei numerosi sacerdoti presenti all’inaugurazione, affettivamente molto legati al luogo per le estati trascorse durante gli anni di seminario. Analoga emozione era evidente anche nei tanti laici che nel Seminario Estivo hanno trascorso momenti di formazione attraverso le tante esperienze di campi-scuola o
altri incontri “spirituali”.
All’inaugurazione ha presenziato anche monsignor Carmelo Ferraro che, durante gli anni del suo episcopato a Patti, ha sempre pensato il Seminario di Castell’Umberto come un vero e proprio centro di formazione spirituale non solo per i seminaristi e i sacerdoti, ma anche per tutti i laici della diocesi.
Prima della benedizione e del taglio del nastro, monsignor Guglielmo Giombanco ha ricordato come “i sogni condivisi diventano sempre “realtà”. E così è stato per il
sogno di riavere il seminario finalmente restaurato”. All’ingresso è stata scoperta la lapide ricordo di questo momento così tanto atteso.
Nel salone, il direttore dei lavori architetto Franco Brancatelli, ha dato “i numeri” riguardanti i lavori effettuati con meticolosa precisione sia dai professionisti che hanno curato la progettualità e messa a norma dell’intera struttura che degli oltre 200 operai
complessivamente coinvolti in tutta la durata dei lavori.
La struttura avrà una capienza di circa 50 posti letto in stanze singole, oltre a due appartamenti e altre stanze con più posti letto e due camerate, debitamente attrezzate di servizi igienici, per ospitare campi-scuola per ragazzi.
Il rettore del Seminario Vescovile don Emanuele Di Santo si è fatto “voce” dell’intera comunità diocesana nell’esprimere parole di gratitudine nei riguardi di
monsignor Giombanco “per aver fortemente voluto e seguito, in prima persona, tutte le fasi della ristrutturazione del Seminario Estivo”.
I presenti hanno avuto anche modo di ammirare nella volta della cappella la riproduzione dell’affresco raffigurante la “Nigra Sum” e i Santi Diocesani che si trova nella volta
della Basilica del Santuario di Tindari. Prima della benedizione, a conclusione del momento di preghiera, il vescovo ha voluto mostrare il nuovo calice da lui donato alla cappella del Seminario.