sabato, Novembre 23, 2024

Associazione  a  delinquere ed emissione di fatture false, l’operazione “Fiscal Service”

finanza palermo

Tre persone agli arresti domiciliari, sequestro preventivo di quattro società e di 160 mila euro. E’ l’operazione “Fiscal service” coordinata dai finanzieri  del  Comando  Provinciale  di  Palermo, che hanno  dato  esecuzione  a  un’ordinanza  applicativa  di  misure  cautelari emessa  dal gip del  Tribunale  di  Palermo; l’accusa per i tre indagati è di associazione  a  delinquere ed emissione di fatture false.

Oltre ai soggetti destinatari della misura cautelare, a titolo di concorso nell’ipotesi di reato di emissione di fatture false, risulterebbero coinvolte altre 9 persone tra le quali:- tre dipendenti pubblici che avrebbero svolto “in nero” lavori edili e di giardinaggio usufruendo dello “schermo” societario messo a disposizione dal sodalizio;-  tre  percettori  di  reddito  di  cittadinanza,  che  avrebbero  richiesto  l’emissione  delle  fatture  false  per  coprire  la  propria attività lavorativa e non perdere il beneficio assistenziale, i quali saranno segnalati all’INPS.

Le  indagini  avrebbero  permesso  di  quantificare  in  oltre  2  milioni  di  euro  l’ammontare  delle  fatture inesistenti emesse  dalle  società  nella  disponibilità  degli  indagati nel periodo 2019 – 2021.  Inoltre,  tra  i  destinatari  della  misura  cautelare,  ad  un  soggetto  viene  contestato  anche  il  reato  di  truffa  per  il  conseguimento  di  erogazioni  pubbliche  in  quanto,  occultando  i  redditi  di  cui  sarebbe  risultato  titolare,  avrebbe  ottenuto indebitamente la percezione dell’assegno sociale corrisposto dall’Inps per un importo di 3.300 euro, mentre un altro risulta percettore del reddito di cittadinanza per un ammontare di 700 euro mensili, beneficio che, per effetto del provvedimento, verrà immediatamente sospeso.

blankDa Palermo a Misilmeri per un intervento dei carabinieri della locale compagnia, con il determinante contributo dei colleghi del Centro Anticrimine Natura di Palermo; hanno effettuato un controllo presso un impianto di produzione di calcestruzzi a Misilmeri, denunciando il titolare alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, per “apertura di scarico industriale senza autorizzazione” e “attività con emissioni in atmosfera senza la prescritta autorizzazione”. L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo ed il sequestro è stato convalidato dal gip del Tribunale di Termini Imerese.

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