Con la proclamazione del neo presidente della Regione Renato Schifani, gli uffici di gabinetto degli assessori regionali uscenti sono cessati.
Per assicurare la continuità dell’azione amministrativa, il presidente Schifani ha ritenuto di conferire ai capi di gabinetto degli assessori uscenti – che saranno coadiuvati ciascuno da due unità di personale interno – un incarico a tempo determinato, fino all’insediamento dei nuovi assessori.
«Il personale – fa sapere l’ufficio stampa della presidenza – esaminerà quotidianamente la posta in entrata e ne curerà il relativo seguito istruttorio, segnalando allo stesso presidente eventuali questioni ritenute indifferibili e urgenti».
La mossa di Schifani, secondo Cateno De Luca, il candidato arrivato secondo nella corsa a presidente, «è assolutamente fuori da ogni norma.». Il leader di Sicilia Vera-Sud chiama Nord, commentando la scelta del presidente Schifani, ha detto che «la legge è chiara a proposito».
«In particolar modo – spiega De Luca – chiarisce che fino al giuramento degli assessori, il presidente adotta gli atti di ordinaria amministrazione di competenza della Giunta regionale e degli assessori. È dunque il monarca Schifani che deve colmare il vuoto degli assessori. Senza poi tralasciare il fatto che la legge prevede che i capi di gabinetto nel momento in cui decade l’assessore che li ha nominati decadono automaticamente rimanendo a ricoprire il ruolo di dirigente. Quindi a questo punto stiamo assistendo ad una doppia violazione delle norme».
«Invitiamo dunque Schifani – conclude – a voler rivedere la sua posizione e la decisione assunta attenendosi, lui che si vanta di essere uomo di legge, proprio a quelle norme che al momento sta invece ignorando».