sabato, Novembre 23, 2024

San Salvatore di Fitalia: Giuseppe Barone è il baby sindaco, eletti anche i baby consiglieri

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E’ stato eletto il baby sindaco a San Salvatore di Fitalia; si tratta di Giuseppe Barone della II classe della scuola secondaria di primo grado. La carica di Vicesindaco è stata assegnata a Kristel Armeli Moccia. I consiglieri eletti sono invece: Fatima Anastasi, Asia Barone, Nicholas Carcione, Tommaso Casella Mariolo, Nicolò Lombardo, Edoardo Pizzolante, Vieni Alessandro Pio Vieni, Naele Vilardo ed Elena Zumbino. 
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Questo l’epilogo delle elezioni svoltesi nel corso della commemorazione dei caduti in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una giornata intensa, all’insegna dei valori identitari italiani. Una giornata resa ancora più particolare grazie agli alunni del plesso scolastico del centro montano.
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Dopo la proclamazione è stato appuntato il fiocco tricolore agli eletti e consegnata la fascia al baby Sindaco. Nei prossimi giorni sarà convocato il neo consiglio per gli adempimenti e il relativo giuramento. La giornata è proseguita ricordando i caduti delle guerre e ribadendo l’importanza della pace.
“Particolarmente sentito il ricordo del “Milite Ignoto” nostro concittadino e il ringraziamento alle Forze dell’ordine, il cui ruolo è essenziale per la nostra comunità, ha esorsito il sindaco Giuseppe Pizzolante e alle autorità scolastiche.”
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A conclusione, il corteo con la partecipazione della banda “Vincenzo Bellini”, che, al suono del “Piave” del “Silenzio” e dell’ Inno di Mameli ha accompagnato la deposizione di una corona di alloro ai monumenti dei Caduti in Piazza Sant’Antonio e Piazza Santa Caterina.
La manifestazione, con benedizione finale impartita da don Placido d’Omina, si è conclusa con le ultime parole del primo cittadino: “Dobbiamo ricordare i nostri Caduti e la commemorazione del 4 novembre è l’occasione migliore per farlo, ha concluso Pizzolante. Ci permette di riflettere sul senso della vita, in contrapposizione alla guerra che è invece morte. Iniqua e ingiusta, rende i popoli succubi del potere oppressivo. Gridiamo il nostro secco “No alla guerra”.
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