Con una nota indirizzata ai vertici delle aziende sanitarie messinesi e per conoscenza spedita all’assessorato regionale alla Salute, la Uil-Fpl, chiede la stabilizzazione dei lavoratori precari. Una missiva a firma di Livio Andronico, Maurizio Celona e Corrado Lamanna, rispettivamente segretario generale, segretario organizzativo e coordinatore provinciale area medica della Uil-Fpl Messina, con la quale si sollecitano le procedure necessarie per dare stabilità ai lavoratori che da tempo svolgono le proprie mansioni con contratti a termine.
“La scrivente organizzazione sindacale, è stata fortemente sollecitata da numerosi lavoratori precari in atto in servizio presso le diverse aziende ospedaliere della Provincia di Messina, notevolmente preoccupati, stante che, a tutt’oggi, non hanno avuto alcuna rassicurazione riguardo le procedure di stabilizzazione già avviate da tempo.
Si fa altresì presente che, la scrivente organizzazione sindacale, recentemente ha appreso da un articolo pubblicato su un autorevole giornale che, l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, al fine di valorizzare la professionalità acquisita dal personale impegnato, anche durante l’emergenza COVID, ha avviato le procedure di stabilizzazione per gli operatori in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa, secondo il quadro normativo nazionale e gli atti di indirizzo dell’Assessorato Regionale alla Salute della Regione Siciliana.
Pertanto, per quanto sopra, si invitano i Manager delle amministrazioni in indirizzo, a procedere con estrema urgenza, con le procedure di stabilizzazioni del personale precario avente diritto, ai sensi della Legge Madia e della Legge 234/2021.
All’Assessore Regionale alla Salute, Dott.ssa Giovanna Volo, che legge per conoscenza, si chiede un autorevole intervento, nei confronti dei manager a tutt’oggi inadempienti, che non hanno inteso applicare la normativa in vigore, riguardo la stabilizzazione del personale, al fine di dare certezze lavorative e nel contempo garantire i livelli essenziali di assistenza”.
Conclude la nota sindacale.