sabato, Novembre 23, 2024

Ponte sullo Stretto, Germanà (Lega): “Finalmente passi avanti, grazie a Salvini”

Nino Germanà

“Grazie all’impegno del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, finalmente si compiono passi avanti importanti per il Ponte sullo Stretto. La manovra prevede, infatti, la riattivazione della società Stretto di Messina, con il riavvio di un percorso cominciato 54 anni fa e che alla collettività è costato centinaia di migliaia di euro senza aver mai concluso nulla. Adesso, invece, si passa ai fatti.” Così in una nota il senatore siciliano della Lega Nino Germanà.

“Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ha anche dichiarato che il 5 dicembre a Bruxelles chiederà un cofinanziamento europeo per la realizzazione del Ponte.
Salvini sta seguendo questo dossier, sin dall’inizio, con concretezza e determinazione. Siamo sulla strada giusta. Sono sicuro che, grazie al lavoro pragmatico di Salvini e dell’esecutivo di centrodestra, sarà la volta buona per la realizzazione di un’opera importante e strategica per la Sicilia e per l’intero Paese”. 

«Viene riattivata la Stretto di Messina Spa, in liquidazione da nove anni, nata nel 1981 per la realizzazione del Ponte fra Sicilia e Calabria», recita l’ultimo capitoletto del lungo elenco dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri nella serata di ieri.

L’impegno del ministro Matteo Salvini è stato, dunque, mantenuto e si conferma unitaria la linea del Governo Meloni nel voler portare avanti l’iter di costruzione del collegamento stabile nello Stretto.

Ora, per il prossimo step si punta ad annullare il decreto del 15 aprile 2013, durante il governo Monti, che pose in liquidazione la Stretto di Messina spa, commissariata dal prof. Vincenzo Fortunato, il cui mandato è scaduto ieri sera.

Stretto di Messina è una società del Gruppo Anas con lo scopo di progettare, realizzare e gestire il Ponte. È stata costituita l’11 giugno 1981. Dall’ottobre 2007 è controllata da Anas per l’81% delle quote e dal 2013 è stata posta in liquidazione, con commissario liquidatore Vincenzo Fortunato.  Sarà dunque,  l’Anas che dovrà rimettere in moto tutti i meccanismi interrotti in quel biennio, con il sostegno degli altri soci minoritari, cioè Rete ferroviaria italiana e le due Regioni coinvolte dal progetto, la Calabria e la Sicilia.

Toccherà al ministro delle Infrastrutture decidere se nominare un commissario o costituire il nuovo consiglio di amministrazione della società. Salvini ha già dato ai tecnici e agli esperti del suo ministero un primo cronoprogramma  che prevede e l’aggiornamento del progetto entro un anno e l’avvio dei cantieri entro 24  mesi

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