I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, hanno intensificato i controlli concentrandoli soprattutto nei villaggi CEP, Aldisio e nei rioni Gazzi e Taormina, predisponendo mirate verifiche.
Sono stati pertanto controllati complessivamente più di 80 veicoli e oltre 130 persone con la contestazione di 23 violazioni al codice della strada tra cui la mancata copertura assicurativa, il mancato uso del casco e l’utilizzo del cellulare alla guida delle autovetture.
Inoltre,14 persone sono state segnalate alla Prefettura di Messina, di cui 10 quali assuntori di droghe, poiché trovati in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana, crack e cocaina detenute per uso personale, e 4 per guida sotto l’influenza di alcool.
Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale, sono state deferite 8 persone, a vario titolo per guida in stato di ebrezza, guida senza patente e rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti o all’esame alcolemico, nonché per disturbo delle persone o del riposo per aver installato sulla sua autovettura un impianto stereo con cui diffondeva musica ad alto volume.
Altre 2 persone sono state deferite per porto d’armi e oggetti atti ad offendere, di cui una anche per furto aggravato, poiché sorpresa a smontare un’insegna luminosa di un esercizio commerciale in disuso.
A seguito delle verifiche eseguite sui soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, i Carabinieri hanno arrestato un 54enne per evasione, poiché allontanatosi dal domicilio, ove scontava gli arresti domiciliari.
Infine, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, con il supporto dei militari del Nucleo Ispettorato Lavoro del capoluogo, hanno denunciato il titolare di un bar, comminando a suo carico ammende per l’ammontare complessivo di oltre 4.000 euro per aver omesso di sottoporre i lavoratori dipendenti alla prescritta visita medica preventiva e di predisporre un’adeguata informazione sui rischi dell’attività e sulle procedure di primo soccorso e antiincendio oltre che aver rinvenuto un sistema di videosorveglianza interno non autorizzato.
I Carabinieri hanno altresì accertato la presenza di un lavoratore “in nero”, motivo per cui a carico della titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 3.600 euro con l’obbligo di regolarizzare la posizione del dipendente nonché disposta la sospensione temporanea dell’attività.