“Lunedì notte, i 10 minori provenienti dalla martoriata Ucraina che stavamo aspettando con grande trepidazione sono giunti nei nostri Nebrodi, divenuti casa d’Europa, e sono stati accolti da Don Leonardo della Caritas Diocesana di Patti, da alcuni volontari e dalle famiglie che li ospiteranno”.
A dare l’annuncio il sindaco di Galati Mamertino, Avv. Vincenzo Amadore, che evidenzia come si stia realizzando il progetto “Nebrodi, casa d’Europa”, che vede impegnate anche le amministrazioni di Capo d’Orlando e San Salvatore di Fitalia, progetto che è stato fortemente voluto dall’Assessore, dott. Antonino Baglio, che si è adoperato con grande competenza e tenacia e con il costante e prezioso ausilio dell’Assessore Rosella Vicario, per poterlo realizzare, coinvolgendo tutte le autorità competenti e predisponendo quanto necessario.
La Caritas Diocesana di Patti nella persona di Don Leonardo Maimone, con il supporto delle tre amministrazioni comunali e con l’ausilio di un gruppo di volontari, ha reso possibile l’attuazione di questo progetto di accoglienza che mira a concedere ai piccoli la possibilità di vivere una quotidianità semplice e normale lontano dai terribili accadimenti che stanno coinvolgendo la loro terra ma sentendosi a casa.
Il Sindaco Amadore evidenzia il fondamentale ruolo avuto da tutte le istituzioni coinvolte, in ragione della competenza specifica di ciascuna e in particolare dall’Ufficio di Prefettura della Provincia di Messina che ha fornito e fornisce tutto il supporto necessario in ogni fase del complesso iter burocratico della vicenda e che ha, persino, inviato un proprio rappresentante ad accogliere i bambini al loro arrivo all’Aeroporto di Fontanarossa.
“Ancora una volta le comunità dei Nebrodi – continua Amadore – hanno potuto dimostrare quanto di meglio e bello c’è in loro e cosa sono capaci di esprimere. Galati Mamertino è pronta a fare la sua parte per far trascorrere ai 5 piccoli nuovi arrivati un meraviglioso periodo natalizio, rallegrati anche dai tanti eventi organizzati nel centro nebroideo.”