Ancora qualche giorno e il 2022 potrà ufficialmente confermarsi come l’anno più caldo di sempre, almeno per l’Italia. Un saluto coerente, insomma, se le temperature di dicembre, come confermato dal climatologo Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, sono in fin dei conti perfettamente in linea con la tendenza dei primi 11 mesi dell’anno.
Temperature miti al di sopra della media dunque anche a Capodanno, dopo un Natale che, specie nella nostra regione, sembra aver proprio sbagliato emisfero, visto che qualcuno l’ha tranquillamente trascorso al mare. In Sicilia, infatti, si attendono picchi di 20-22 gradi; della pioggia, invece, neanche l’ombra. Il tutto perché l’anticiclone africano si è letteralmente messo in mezzo, bloccando le perturbazioni atlantiche e la discesa di aria fredda dal Polo Nord; l’altra faccia della medaglia del gelo che ha colpito gli Stati Uniti, dove il Natale, invece, è rimasto anche fin troppo bianco.
Sfugge al 2022 soltanto il record delle temperature minime, più alte nel 2018, il secondo anno più caldo di sempre dopo quello che sta per concludersi. E se sui rami degli alberi, a San Silvestro, al posto della neve, le prime gemme avranno sentito con largo anticipo profumo di primavera, possiamo solo sperare sia in qualche modo metafora di buon augurio, perché il brindisi in costume, a meno che non sia sulle spiagge dell’Australia, non è esattamente un buon segno.
Articolo di Federica Margherita Corpina