Il plesso dell’ex scuola elementare di contrada Landro di Gioiosa Marea sarà sede di un museo rurale; il comune tirrenico ha ottenuto un finanziamento di quasi 100 mila euro per la sua riqualificazione, secondo il progetto seguito dal Gal Nebrodi Plus.
Per la realizzazione del progetto “Museo del contadino” è stato sottoscritto Accordo di Partenariato tra il comune di Gioiosa Marea (capofila), il dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina che ha offerto prezioso supporto tramite il professore Marcello Mollica, le associazioni “La Spiga”, Rangers Internazional, “Il Meliuso” e la società cooperativa “Santa Margherita”.
In particolare, attraverso esposizioni fotografiche e collezioni retaggio della memoria e delle tradizioni contadine, il museo intende far conoscere e valorizzare una parte importante della storia del territorio e che è componente fondamentale dell’identità gioiosana. Il museo, tra l’altro, permetterà ai visitatori di vivere da vicino anni di storia col sostegno di un polifonico programma culturale caratterizzato da periodiche mostre d’arte, esposizioni a tema, eventi speciali, visite guidate e degustazioni.
Ma si punterà anche a valorizzare l’intera area che è ricca di testimonianze storiche e culturali di pregio, come il santuario di contrada Acquasanta, dove le agiografie sostengono essere nata nel IV secolo la martire Febronia, patrona della città di Patti.
Per il sindaco di Gioiosa Marea Giusi La Galia “l’obiettivo non è solo quello di far conoscere ai visitatori la nostra storia e di far apprezzare prodotti e tradizioni, ma anche quello di creare opportunità per stimolare i giovani a spendersi per lo sviluppo del territorio”.
“Questo progetto che si realizza a Gioiosa Marea è la testimonianza che possiamo lavorare bene per contribuire a diffondere conoscenza partendo dalle nostre origini, ha ribadito il rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea; importante anche l’obiettivo di formare i giovani e renderli protagonisti nel luogo dove sono nati e cresciuti.”