Le infrazioni al codice della strada contestate sull’asse viario di Milazzo continuano a tenere banco nel dibattito cittadino a Milazzo. Nei giorni scorsi, infatti, diversi cittadini hanno ricevuto ulteriori verbali per non aver comunicato in tempo utile il nome del conducente che avrebbe commesso l’infrazione al semaforo dell’asse viario, mentre gli stessi utenti avevano già provveduto a dare corso alla segnalazione con una Pec al Comune. Insomma, un pasticcio e un disservizio, sul quale, con una nota pubblica è intervenuto il primo cittadino Pippo Midili.
“Sento il dovere, da Sindaco, di scusarmi con quei cittadini che in questi giorni stanno ricevendo verbali per mancata comunicazione dei dati guidatore su precedenti contravvenzioni. Molti di voi hanno lamentato il fatto di avere comunicato i dati direttamente tramite Posta elettronica certificata e quindi sono fortemente contrariati dell’ulteriore notifica ricevuta. Ho personalmente avviato una verifica al Corpo di Polizia Locale e chiedo ancora una volta scusa per l’ennesimo grave disservizio che certamente non aiuta a conciliare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Disfunzioni e disservizi che danno chiaro a questa Amministrazione l’obbligo di intervenire senza ulteriore indugio per porre rimedio ad una serie di errori che vanificano l’ottimo lavoro svolto in altri campi dando una immagine distorta dell’impegno giornaliero profuso per la città.” ha dichiarato Midili. “Mi auguro che sia questo l’ultimo grave disservizio ai cittadini e che si aggiunge ad altri già verificatisi. Non solo i cittadini, ma anche questa Amministrazione, non potrà accettare ulteriori errori come quelli già commessi”.
Lo scorso 9 gennaio, dopo mesi di acceso dibattito sulla questione, l’amministrazione comunale aveva reso noto che il Ministero dell’Interno aveva inviato un parere concorde sull’interpretazione data da sindaco riguardo alle sanzioni elevate per il cambio di corsia, ovvero sul fatto che non potevano essere sanzionate allo stesso modo del passaggio col rosso, con 180 € di multa e decurtazione dei punti della patente. Una pronuncia che aveva messo la parola fine sul disaccordo tra Amministrazione e comando di polizia locale, chiamato, a quel punto, a procedere formulando richiesta di archiviazione – previa istanza presentata dai cittadini – al Prefetto. Nessuna modifica, ovviamente, per le sanzioni elevate agli automobilisti che avevano attraversato il semaforo con il rosso.