venerdì, Novembre 22, 2024

Ergastolano barcellonese al 41 bis gestiva le imprese di famiglia: 6 misure cautelari

DIA

Continuava a gestire le imprese di famiglia, dando ordini direttamente dal carcere, dove è ristretto in regime di 41 bis. Un boss mafioso, appartenente al clan dei Barcellonesi, gestiva una rete di imprese che erano state confiscate dallo stato, grazie ai familiari.

Dalle prime ore di oggi la Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo nel territorio della provincia di Messina un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di sei componenti del nucleo familiare di un esponente del clan mafioso dei «barcellonesi», indagati del reato di intestazione fittizia aggravata dal metodo mafioso.

Moglie e figlio del boss sono stati messi agli arresti domiciliari, mentre alla figlia, alla nuora e al padre sono stati imposti gli obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Gli investigatori sono arrivati a loro, spiega la Dia, analizzando la documentazione amministrativa e dei flussi finanziari delle imprese: ne è emersa una strategia, coordinata dal boss, che era riuscita a radunare le imprese in confisca a un terzo soggetto prestanome.

Questi, attraverso la costituzione ad hoc di una società “pulita”, ha consentito ai familiari del detenuto di rientrare nel pieno possesso delle imprese.

Il boss, spiegano gli investigatori, dava «puntuali indicazioni ai propri familiari in merito al personale da assumere ed ai ruoli da svolgere, all’individuazione dei fornitori, ai rapporti con la clientela e alla cura dei locali adibiti a sala ricevimento, giungendo persino a discutere i compensi dei dipendenti.

Facebook
Twitter
WhatsApp