Diverse organizzazioni sindacali del territorio respingono in maniera forte e decisa il tentativo dell’Asp di Messina, avallato dai vertici regionali della sanità pubblica, finalizzato a privatizzare l’ospedale di Sant’Agata di Militello.
“L’Asp – si legge nella nota – intenderebbe “cedere” alla Fondazione Giglio di Cefalù le attività di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia.
Tale disegno rappresenta un gravissimo depauperamento e una odiosa mortificazione delle professionalità interne alla struttura ospedaliera di Sant’Agata di Militello e, inoltre, costituisce un REGALO a favore della sanità privata.
Tale operazione, fra l’altro, comporterà la cessione dell’85% del DRG (valore economico della prestazione) prodotto a favore della Fondazione Giglio di Cefalù (struttura privata). In questo quadro l’Asp di Messina incamererà soltanto il 15%, vale a dire una percentuale che non consentirà di coprire neanche i costi di gestione e che potrebbe anche ricevere l’attenzione della Corte dei Conti.
Il tentativo di privatizzare e smantellare l’ospedale di Sant’Agata di Militello si inquadra in una strategia totalmente inaccettabile che è il preludio della cancellazione della sanità pubblica ospedaliera con le nefaste conseguenze per la garanzia del diritto, costituzionalmente garantito, alla salute di tutti i cittadini.
Pertanto, nel respingere in toto questo progetto, intendiamo coinvolgere in questa battaglia di difesa della sanità pubblica tutti i cittadini, i lavoratori, le istituzioni locali e le forze politiche.”
Si apre, pertanto, una fase di grande mobilitazione popolare che partirà con lo svolgimento di un’assemblea popolare che si terrà giovedì 26 gennaio alle ore 16.00 presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello.