Mentre si avvicinano Roma e Milano, a Palermo e Messina ci lecchiamo la sarda. Sarà certo un termine gergale, che, detto in siciliano, rimarca ulteriormente ciò che vogliamo dire, ma è davvero appropriato se riferito ai collegamenti ferroviari.
Il Frecciarossa collegherà Roma e Milano in 2 ore e 45 minuti; da oggi infatti parte il nuovo collegamento di Trenitalia no stop tra Roma Tiburtina e Milano Rogoredo. Con il Frecciarossa 9682 partenza da Roma Tiburtina alle ore 5.30 e arrivo a Milano Rogoredo alle ore 8.15. Con il Frecciarossa 9681 partenza da Milano Rogoredo alle ore 20.44 e arrivo a Roma Tiburtina alle ore 23.29.
Non ci sono fermate a Roma Termini e a Milano Centrale; con l’inserimento della nuova coppia salgono a oltre 47 i collegamenti con Frecciarossa che effettuano fermata nella stazione di Milano Rogoredo e sono 90 i collegamenti giornalieri Frecciarossa tra Roma e Milano con i 7 Frecciarossa no stop Roma Termini– Milano Centrale in tre ore. Ed in Sicilia, anzi nello specifico sulla Messina-Palermo? Qui si leccano le sarde.
C’è, e chissà per quanto, il buco tra Patti e Castelbuono ed è ripartito l’appello del Comitato Pendolari Sicilia Patto Pendolari Italiani presieduto da Giacomo Fazio e del comitato cittadino “Cefalù – Quale Ferrovia”, inviato ai parlamentari nazionali e regionali delle province di Palermo e Messina.
Oltre a completare una delle infrastrutture migliori della Sicilia, al momento potrebbe essere considerato uno spreco di denaro pubblico utilizzare solo l’attuale tracciato, dimenticando come sin dall’inizio della programmazione infrastrutturale della Unione Europea, il corridoio Berlino-Palermo lungo la via tirrenica fosse stato indicato come l’asse ferroviario numero 1.
E’ inutile dire che il completamento del raddoppio della Pa-Me si andrebbe ad integrare perfettamente con il realizzando ammodernamento della rete ferroviaria siciliana ed in particolare con la costruenda linea veloce su rotaia Messina-Catania-Palermo. Nel frattempo che la classe politica regionale si svegli dal suo torpore e restando inascoltato l’appello dei comitati e degli utenti, divenuti sempre più numerosi, in Sicilia si leccherà la sarda, mentre a Roma e Milano banchettano con le aragoste.