I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, con il prezioso ausilio delle unità cinofile, hanno sequestrato circa 3.600 grammi di cocaina in transito sullo Stretto, arrestando un soggetto per violazione alla normativa in materia di sostanze stupefacenti.
In particolare, è stato grazie al fiuto del cane antidroga Urban, altamente specializzato in operazioni del genere, che, durante il controllo di un minivan appena sbarcato dalla costa calabra, con a bordo una coppia e sei figli minorenni, i finanzieri hanno rinvenuto tre panetti contenenti oltre 3 chili e mezzo di cocaina. La droga era stata abilmente occultata in un vano naturale del mezzo, ricavato tra il tetto ed il suo rivestimento.
Lo stupefacente avrebbe potuto fruttare, sulle piazze di spaccio siciliane, oltre 700.000 euro.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’indagato è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti ed associato alla casa circondariale di Gazzi.
L’episodio, oltre ad attestare il diuturno impegno delle Fiamme Gialle messinesi e dell’Autorità Giudiziaria peloritana nel contrasto a fenomeni criminali di questo e altro tipo, conferma altresì la centralità del territorio messinese quale porta d’ingresso dello stupefacente nell’isola e punto strategico per il transito e il traffico di ingenti quantità di narcotico, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali.