sabato, Novembre 23, 2024

Sant’Agata Militello: il ritiro di Quaresima delle famiglie della diocesi di Patti

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Il brano del vangelo di Giovanni che narra l’incontro al pozzo di Sicar fra Gesù e la samaritana è stato al centro del ritiro di Quaresima delle famiglie della diocesi di Patti, proposto dall’Equipe di Pastorale per la famiglia, diretta da don Calogero Tascone e dai coniugi Angelo e Patrizia Morabito, e guidato dal vescovo monsignor Guglielmo Giombanco, tenutosi nei locali dell’Istituto “Zito” di Sant’Agata Militello.

E’ stata un’occasione propizia per riflettere e pregare insieme “perché – ha sottolineato il vescovo nella sua meditazione – la fede è dono ma anche ricerca costante; essa nasce da
un incontro e dall’ascolto della verità che portiamo nel cuore”. Prendendo spunto dal brano evangelico suddetto, monsignor Giombanco ha posto due domande: “Di che cosa abbiamo sete ? Quale acqua desideriamo bere ?”

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Collegando il testo evangelico alla famiglia, il vescovo ha rimarcato che “il pozzo, nella Bibbia, è luogo sponsale, di alleanza; la vita familiare è un cammino in cui c’è bisogno
di soste e in ogni famiglia bisogna andare avanti chiedendo l’obbedienza all’amore, perché il cammino dell’amore abbatte ogni barriera. La famiglia è il luogo dove dare acqua, dove, cioè, prendersi cura”.

”Dio – ha proseguito – è una sorgente di vita che non viene mai meno e a cui si può sempre attingere. L’acqua che si riceve deve essere donata e condivisa. E la famiglia è una sorgente dove attingere”. “ se vogliamo veramente scavare la sorgente nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità – ha concluso il vescovo – dobbiamo sapere scorgere la presenza di Gesù, di cui dobbiamo dissetarci. Gesù ci offre un’altra acqua che non ha bisogno di anfore che noi ci siamo costruite”.

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E’ seguita la testimonianza di Giuseppe e Manuela Adamo, coniugi di Patti, che hanno proposto, in modo semplice e coinvolgente, la propria esperienza di affido, che li ha
portati ad accogliere una ragazza di 19 anni. Hanno esposto, parlando principalmente con il “cuore”, le difficoltà, la necessità di mettersi sempre in discussione e di rimotivare la scelta e quella di fidarsi e di affidarsi a Dio.

Il ritiro si è concluso con la celebrazione della messa, presieduta sempre dal vescovo, che ha consegnato alle coppie presenti il “Credo della famiglia”.

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