venerdì, Novembre 22, 2024

Tusa, il primo a candidarsi a sindaco per le amministrative 2023 è Arcangelo Longo

arcangelo longo

Con una nota alla stampa a candidarsi a primo cittadino per le prossime amministrative 2023 a Tusa è Arcangelo Longo. Docente di Storia e Filosofia, Longo, 61 anni vanta una lunga militanza politica e sociale. A Tusa è sempre stato schierato in tutte le competizioni elettorali degli ultimi 25 anni nel campo antagonista rispetto alle amministrazioni che si sono succedute. A quattro settimane dalla presentazione delle liste, nel piccolo comune della costa tirrenica, non ci sono ancora altre candidature ufficiali, né dalla maggioranza in consiglio e dall’attuale sindaco Miceli, o dal suo vice Angelo Tudisca, sindaco dal 2008 al 2018 e presidente del consiglio comunale nel decennio precedente, né dall’attuale minoranza o da altri eventuali gruppi. Arcangelo Longo attraverso un comunicato sul suo profilo facebook ha lanciato la sua candidatura: “ho accettato l’invito di un gruppo ad offrire la mia disponibilità a candidarmi a sindaco per rappresentare la discontinuità rispetto all’ultimo quarto di secolo, cioè lavorare per costruire un’amministrazione che risponda all’interesse della collettività sulla base di un adeguato programma di sviluppo economico (innanzitutto) e conseguentemente sociale e culturale”.

Dichiara inoltre di non essere molto interessato a chi e come sarà candidato per l’amministrazione uscente “hanno i loro problemi, com’è comprensibile, ma non c’è dubbio che in un modo o nell’altro ne verranno fuori”; è invece preoccupato per quel che riguarda la possibilità di una proposta alternativa: “in una larga parte dell’elettorato si percepisce con evidenza il desiderio, anzi la necessità, di un cambiamento, ma questo fino ad ora è un semplice sentimento, che non si concretizza in un impegno ed in un lavoro politico, organizzativo ed elettorale”Da qui la disponibilità ad essere il punto di riferimento di questa parte politica accettando la candidatura a sindaco che deve intendersi – sottolinea Longo – “come completa disponibilità al dialogo, tra i compagni di strada che ci sono già e quelli che ancora troveremo, volto ad individuare la proposta elettorale che offra le maggiori possibilità di raggiungere l’obiettivo del cambiamento”.

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