Effettuare dei lavori per rendere l’ex reparto di Psichiatria dell’Ospedale Fogliani funzionale ad accogliere temporaneamente il Pronto Soccorso, nelle more che vengano eseguiti i lavori di ristrutturazione del reparto, è antieconomico e non giova agli utenti. E’ quanto avrebbe comunicato l’ASP ai sindaci di Barcellona PG e Milazzo paventando la totale chiusura del reparto, dirottando personale sanitario e pazienti sul presidio barcellonese, da maggio e fino a completamento dei lavori. La notizia ha sollevato un vespaio, con polemiche e proteste a partire dai consiglieri comunali milazzesi Giuseppe Crisafulli, Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro e Damiano Maisano. Il sindaco di Milazzo Pippo Midili, contattato dalla nostra redazione, conferma il dietrofront dell’ASP sull’utilizzo dei locali dell’ex psichiatria del Fogliani, ma annuncia di aver già messo sul tavolo altre proposte alternative, per garantire la presenza di un presidio di emergenza-urgenza sul territorio, che l’ASP si sarebbe riservata di valutare.
L’ipotesi di chiudere del tutto, quindi, potrebbe essere l’ultima spiaggia, ma intanto piovono proteste da parte del mondo politico locale.
“Il comprensorio della valle del Mela non può essere privato del pronto soccorso.” Dice Calogero Leanza parlamentare regionale del Partito Democratico “E’ inaccettabile la decisione di chiudere l’area emergenze dell’ospedale Fogliani di Milazzo, nonostante solo pochi mesi fa fosse stato prospettato il trasferimento della struttura all’interno del reparto di psichiatria, una soluzione sensata per altro gradita a istituzioni e cittadini”.
“L’ospedale di Milazzo serve un comprensorio di oltre 100mila abitanti, è punto di riferimento per i cittadini delle isole Eolie e per la popolazione turistica estiva. Non dobbiamo nemmeno dimenticare – continua lenza – che il Fogliani è al centro dina area industriale ad elevato rischio ambientale e in caso di emergenza, quando ogni istante è importante per salvare una vita, costringere i pazienti a percorrere le affollate strade che portano ai presidi ospedalieri più vicini è inconcepibile. E’ necessario trovare soluzioni immediate – conclude Leanza – che non privino il comprensorio dell’adeguata assistenza negando ai cittadini il diritto alla salute”.
Anche il Consigliere Comunale di Pace del Mela Angela Musumeci, lancia l’allarme: “Il pronto soccorso di Milazzo non deve chiudere. Solo chi non conosce il territorio con le sue fragilità può pensare di trasferire il pronto soccorso di Milazzo a Barcellona P.G. Forse si dimentica che viviamo in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale e sito di interesse nazionale con un abnorme numero di cittadini con patologie ambientali (tumori, problemi cardio-respiratori ecc). In alcune situazioni anche un minuto diventa decisivo per la vita di una persona.” La consigliera elenca, quindi, una serie di criticità che riguardano il territorio, con un bacino di utenza di oltre 100mila persone come la presenza di industrie, una rete viaria vetusta e trafficata che collega la Valle del Mela a Barcellona, l’assenza al Cutroni Zodda di reparti salva-vita come rianimazione e terapia intensiva cardiaca.
“Ho l’impressione che si sta continuando a giocare sulla pelle dei cittadini. Conosciamo bene i problemi dell’ASP di Messina, i lunghissimi periodi di prenotazione per sottoporsi ad esami e visite fondamentali, ma adesso basta!! Il pronto soccorso di Milazzo non può essere spostato. Forse non è chiaro che la salute e la vita umana non hanno prezzo, da rappresentante dei cittadini non accetto la giustificazione che è troppo costoso adeguare alcuni locali da adibire temporaneamente a pronto soccorso. Vorrei ricordare a qualche sindaco che rappresenta la massima autorità sanitaria locale e ha l’obbligo di difendere i propri cittadini e la salute pubblica. Trasferendo almeno per un anno il pronto soccorso non si potranno garantire gli standard necessari per assicurare la sicurezza dei pazienti della Valle del Mela nelle prestazioni che devono essere garantite da un pronto soccorso.” tuona la Musumeci.
“Lancio un appello ai Sindaci, assessori s consiglieri comunali del comprensorio del Mela: facciamo sentire tutti insieme la nostra voce, rivendichiamo i nostri diritti nell’esclusivo interesse dei cittadini e blocchiamo il trasferimento del pronto soccorso.”