Un delitto orribile, feroce, quello di Antonella Bonomo, 23 anni, “la maestrina” di Castellammare del Golfo, strangolata nel 1992 perché sarebbe stata a conoscenza dei segreti del suo compagno, Vincenzo Milazzo, boss di Alcamo, ucciso a sua volta dai Corleonesi. La donna, all’epoca, sarebbe stata incinta di tre mesi. Nel gruppo che uccise la Bonomo ci sarebbe stato anche Matteo Messina Denaro.
Ma il boss di Castelvetrano ha tentato di scrollarsi di dosso questa ennesima accusa infamante. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, infatti, Matteo Messina Denaro durante un interrogatorio in videoconferenza con il gip Alfredo Montalto, i magistrati della Procura, il suo avvocato difensore, ha spiegato, dopo aver utilizzato un giro di parole, di aver «svolto ex post una “indagine”, che, a suo dire, avrebbe accertato che la ragazza non era incinta».