È stato aggredito ieri sera sul palco mentre stava rappresentando lo spettacolo “padre Pino Puglisi un prete contro la mafia” a Termini Imerese. Angelo Sicilia, l’animatore di pupi siciliani che da diversi anni porta in scena spettacoli sui temi dell’antimafia, ha reso nota la vicenda sulla sua pagina Facebook.
Drammaturgo e regista palermitano, da oltre vent’anni Angelo Sicilia si occupa del teatro dei pupi siciliani ed è fondatore della Marionettistica Popolare Siciliana e dell’Opera dei pupi antimafia e portando in tour diversi spettacoli che ripercorrono storicamente le tappe salienti della lotta alla mafia in Sicilia.
“Ecco com’è finito lo spettacolo dei pupi Antimafia ieri sera. Con i carabinieri che mi hanno accompagnato fino all’uscita di Termini.” Racconta il “puparo antimafia” sul social e pubblicando la foto dell’auto dei militari dell’Arma che lo scortano fuori da Termini Imerese. Secondo quanto riferisce lo stesso Sicilia alle agenzie di stampa, ad aggredirlo sarebbe stato uomo di mezza età che, invitato a stare in silenzio per rispetto di coloro che stavano assistendo allo spettacolo, dopo l’ennesima provocazione, sarebbe salito sul palco, spintonandolo e distruggendo due microfoni. Sono, quindi, intervenuti i carabinieri e gli agenti di polizia che avrebbero allontanato l’uomo, ma a quel punto anche i familiari dell’uomo avrebbero iniziato ad urlare e inveire contro Sicilia. Per precauzione l’artista e i suoi collaboratori sono stati scortati a fine spettacolo allo svincolo autostradale. Sembra che non si tratti del primo episodio del genere accaduto ad Angelo Sicilia, che avrebbe subito intrusioni simili già in passato a Palermo, in diversi comuni della provincia e in Calabria.
“Sarà una coincidenza ma è già la terza volta che accade! Microfoni rotti e interruzione dello spettacolo sulla storia di Padre Pino Puglisi! Che devo fare… io continuo… – conclude Sicilia via social – Dedicato a tutti quelli che dicono che la mafia non c’è più. La piazza e gli organizzatori sono stati tutti al nostro fianco. Grazie ai Carabinieri e alla Polizia di Stato intervenuti prontamente”.