Una ricorrenza triste, quella di oggi, martedì 13 giugno. Esattamente un anno fa la piccola Elena Del Pozzo, che non aveva ancora compiuto 5 anni, veniva uccisa con diversi fendenti, forse inferti con un coltello da cucina, poi messa all’interno di alcuni sacchi neri per la spazzatura e il suo corpo sotterrato in un terreno abbandonato, poco distante dalla casa in cui viveva, a Mascalucia.
Sul banco degli imputati, accusata di questo atroce delitto, ieri si è seduta la madre di Elena, Martina Patti, 24 anni che quel 13 giugno lanciò l’allarme raccontando che la bambina le era stata sottratta con la forza da persone armate, all’uscita dall’asilo a Piano di Tremestieri. Il giorno dopo, sotto il peso delle contraddizioni, Martina Patti confessò di aver ucciso la figlia e condusse gli inquirenti nel luogo in cui aveva nascosto il corpo. Il processo davanti alla corte d’assise di Catania, presieduta da Sebastiano Mignemi a carico della donna, si è aperto ieri.