Il settore metalmeccanico in provincia di Messina vive una situazione drammatica, mancano investimenti e piani industriali, prevalgono precarietà, appalti selvaggi, con sistematica pratica del dumping contrattuale a danno dei lavoratori. Questo è alla base dello sciopero nazionale di tutte le aziende del comparto metalmeccanico proclamato da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per il prossimo lunedì 10 luglio.
A livello locale lo scioperò sarà esteso a tutta la giornata e contestualmente, a Milazzo, è stato organizzato anche un corteo dei lavoratori. Lo sciopero nazionale vuole fare vivere in tutto il paese una piattaforma rivendicativa che punta alla soluzione delle crisi aperte e ad una transizione energetica sostenibile sul piano ambientale e sociale. “Una situazione esplosiva, scrivono ancora le tre sigle sindacali, perché impatta i destini di oltre 10.000 operai metalmeccanici dispersi in tutto il territorio, taglieggiati da salari da fame e sottoposti ad ogni forma di abuso, con ricadute drammatiche anche sulla loro salute. Per questo si è deciso di scendere in piazza: per provare a ricomporre quello che altri hanno volutamente frantumato e precarizzato per abbattere i costi e ogni resistenza sindacale.”
Al corteo – con il concentramento presso il parcheggio del Varco 8 della Ram, che poi si muoverà verso il litorale, per poi concludersi nel piazzale davanti al comune intorno alle 12.30 – hanno concluso Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, non saranno accettate bandiere di partito né, ovviamente, di sindacati gialli e filo-aziendalisti.