domenica, Settembre 22, 2024

Messina, inchiesta su appalti e assunzioni all’ospedale Papardo, interrogatori per Catalfamo e Paratore

Tribunale di Messina
Tribunale di Messina

Il primo banco di prova sui fatti contestati dalla Procura della Repubblica di Messina per l’inchiesta su appalti e assunzioni all’ospedale Papardo sarà il tribunale del riesame peloritano. L’ennesimo step dopo che ieri il gip del tribunale di Messina Tiziana Leanza ha proceduto alla celebrazione degli interrogatori di garanzia dell’onorevole Antonio Catalfamo accompagnato dall’avvocato Tommaso Calderone e del dirigente medico Francesca Paratore accompagnata dall’avvocato Giuseppe Lo Presti.

Nell’ulteriore fase processuale i due legali cercheranno di neutralizzare le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per tentata concussione e corruzione. Ha presenziato agli interrogatori di garanzia il sostituto procuratore della repubblica di Messina Marco Accolla. Entrambi gli indagati hanno risposto alle domande formulate dal Gip. Le indagini sul caso sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina e sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Messina a dare esecuzione alle misure cautelari; sotto osservazione sono finite una serie di procedure di gara riguardanti l’azienda ospedaliera Papardo di Messina.

Secondo l’accusa sarebbero state condizionate da interessi privati, tentando di agevolare persone vicine imponendo la loro assunzione nelle ditte private, che si aggiudicavano gli appalti dei servizi di pulizia e sanificazione della struttura ospedaliera o avvantaggiandoli nella partecipazione a pubblici concorsi o ancora nella predisposizione da parte dell’azienda ospedaliera di bandi di gara ad hoc.

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