Era accusato di furto pluriaggravato di energia elettrica, ma è stato assolto per mancanza di querela. Così è finito un processo al tribunale di Patti per un ventottenne di Capo d’Orlando, un processo durato sei anni per l’imputato, difeso dall’avvocato Nunziatina Armeli.
Era stato rinviato a giudizio perchè avrebbe sottratto energia elettrica presso un’abitazione di Capo d’Orlando; secondo l’accusa avrebbe manomesso il contatore posto all’interno della casa, rompendo la calotta e i sigilli e fruito indebitamente di energia elettrica ininterrottamente dal mese di maggio fino all’agosto 2017.
Durante il dibattimento, il tecnico dell’Enel che si era recato sul posto e aveva constatato la manomissione, ha riferito che il giovane era presente, ma non era in grado di riferire cosa in effetti fosse successo. Il difensore dell’ imputato, l’avvocato Nunziatina Armeli, nel corso del dibattimento, sentendo i propri testi, ha fatto emergere come presso l’abitazione convivessero da tempo due congiunti del proprio assistito e che il ragazzo si trovava presso di loro per una visita parentale.
In ogni caso l’Enel non aveva proposto querela per il furto di energia. Nel corso della sua requisitoria il pm ha chiesto la condanna dell’imputato a 8 mesi di reclusione e 400 euro di multa senza la sospensione condizionale, avendo il ragazzo altri procedimenti penali pendenti.
Il giudice monocratico del tribunale di Patti Giuseppe Turrisi, ha accolto le richieste dell’avvocato Armeli che aveva anche escluso la sussistenza delle circostanze aggravanti ed ha mandato assolto l’imputato per mancanza di querela.