venerdì, Novembre 22, 2024

Patti: la Cassazione ha annullato – con rinvio – sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta

cassazione

La quinta sezione penale della corte di Cassazione ha annullato ieri con rinvio ad altra sezione della corte d’appello di Messina una condanna per bancarotta fraudolenta emessa dal tribunale di Patti a carico di G. N., presidente di una società che si occupava di prodotti ittici.

Per fatti che sarebbero accaduti a Patti il presidente della società, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto, era stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta; secondo l’accusa dai libri e dalle scritture contabili non si sarebbe potuto ricostruire il patrimonio ed il movimento degli affari della società dichiarata fallita dal tribunale di Patti nel 2007.

Il verdetto di primo grado fu emesso nel 2020 dal collegio giudicante del tribunale di Patti, presidente e relatore Scavuzzo, a latere La Spada e Gullino e fu confermato in corte d’appello, presidente Blatti a latere Sagone e Cannizzaro, per un reato fallimentare relativo all’importo di oltre 1 milione di euro.

La svolta è avvenuta nell’ultimo grado di giudizio. L’avvocato Occhiuto ha rilevato due censure e tra le altre l’esistenza nel libro giornale del 2005 di una posta attiva di un milione di euro; queste circostanze sono state rilevate anche dal procuratore generale della Cassazione e da qui la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato e discusso ieri dall’avvocato Occhiuto, ha annullato la sentenza di condanna con rinvio per un nuovo giudizio ad altra sezione della corte d’appello di Messina.

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