venerdì, Novembre 22, 2024

Caronia, maretta in consiglio comunale. E’ rottura tra il sindaco Cuffari e la presidente del consiglio Agostino?

cuffari agostino

Acque agitate in seno al consiglio comunale di Caronia, secondo quanto emerso nell’ultima seduta del consiglio comunale dello scorso 31 luglio, quando agli atti è stato depositato un intervento firmato dal presidente del consiglio comunale Antonietta Agostino, insieme alla vice Stefania Mazzara ed al consigliere Salvatore Scozzaro.

All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025, strumento fondamentale di indirizzo gestionale e finanziario, su cui i tre consiglieri hanno sollevato significativi rilievi.

Non sono piaciute alcune scelte amministrative e politiche di Giuseppe Cuffari e del suo esecutivo, come l’aumento delle indennità di carica degli amministratori. La parte di incremento del costo che incide sull’Irap, infatti, pare che non troverà copertura con i contributi regionali e quindi il conseguente aumento inciderà sulle uscite a carico esclusivo del comune. Lamentata anche la mancanza di valide misure a sostegno delle imprese caronesi, nella morsa della complicata congiuntura economica in atto, ma anzi, sarebbero state approvate con delibera di giunta tariffe del canone unico patrimoniale – che sostituisce tosap e imposta comunale su pubblicità e pubbliche affissioni – a dir poco esorbitanti e non in linea con la tariffe standard previste dalla normativa nazionale.

Contestata anche la mancata presa di posizione nettamente contraria, seppur come atto simbolico, all’ingresso nell’ATI idrico, come invece accaduto in altri comuni.

Ma c’è di più. Nella nota si legge che “spesso si utilizza impropriamente la disciplina dell’affidamento diretto per aggirare il codice degli appalti e involontariamente si potrebbero violare le norme poste a tutela della concorrenza, in particolare del principio di rotazione degli appalti.”

Ma ad essere evidenziato è soprattutto il mancato coinvolgimento dei componenti del consiglio nell’assunzione delle decisioni, spesso calate dall’alto, e in particolare la mortificazione della funzione e del ruolo super partes del Presidente del Consiglio.

Per i firmatari occorre raddrizzare il tiro, tenendo conto nelle scelte anche del ruolo del consiglio, ma il voto espresso a favore del bilancio, che ha scongiurato l’esercizio provvisorio, sembra essere un’apertura al dialogo.

E di fatti, il sindaco, da noi contattato, ha dichiarato che subito dopo la seduta consiliare c’è stato un incontro chiarificatore con Mazzara e Scozzaro, che avrebbero ribadito il loro appoggio all’esecutivo, che si riserva, invece, di rispondere alle critiche sollevate, carte alla mano, nel prossimo consiglio comunale.

Ma allora la frattura è solo tra il sindaco e la presidente del consiglio? Secondo voci di corridoio, smentite dall’interessato, il primo cittadino sarebbe sul piede di guerra.

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