Sono scene apocalittiche quelle viste ieri a Sant’Agata di Militello, dove nel pomeriggio è divampato un incendio tra le contrade Apesana e San Leo, probabilmente come propagazione di quello che ha scatenato l’inferno nel limitrofo comune di Militello Rosmarino. Il fuoco, prima tenuto a bada grazie ai lanci di un canadair che ha contrastato le fiamme fino all’ultimo minuto di luce, ha poi avuto campo libero, spinto dalle forti raffiche di scirocco, arrivando fino alle abitazioni della popolosa area, fino all’ingresso del centro abitato, dove insistono numerose attività commerciali e imprese. Attimi di terrore e panico, tra la popolazione, fatta evacuare immediatamente.
Fiamme ed una colonna di fumo denso e scuro in un deposito di materiali edili. Forte preoccupazione per un deposito di bombole situato nei pressi del fronte di fuoco. I titolari di una ditta di infissi e serramenti hanno lottato per ore insieme ai vigili del fuoco contro il rogo per difendere l’attività, che fortunatamente non ha subito danni. Così anche i dipendenti di un noto discount, che si sono schierati sul piazzale per difendere l’immobile. Anche i residenti delle due contrade hanno cercato di arginare le fiamme anche con i mezzi a disposizione, mentre imponente è stato il dispiegamento di forze dell’ordine, tra vigili del fuoco, volontari di protezione civile, forze di polizia e uomini della forestale. Sul posto anche la Croce Rossa. Una cinquantina gli sfollati. Per loro sono stati messi a disposizione dal comune degli alloggi in un residence del lungomare. Due persone molto anziane e non autosufficienti sono state fatte uscire dalle loro abitazioni e, per garantire loro maggior assistenza possibile, ricoverate in via eccezionale in ospedale. Nessun ferito.
C’è stato anche chi non voleva lasciare la propria abitazione per difenderla dalle fiamme e si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per convincerlo ad allontanarsi. Per tutta la notte il sindaco Mancuso, che ha attivato il COC, è stato sul posto, verificando di persona la situazione. A ferro e fuoco la 113, chiusa nel tratto tra S. Agata e Torrenova e la A20, tra gli svincoli di S. Agata e Rocca di Capri Leone e riaperte solo questa mattina. Il fuoco si è man mano placato, con il calare del vento. A memoria dei santagatesi non si era mai vista una simile devastazione. Le attività di bonifica dei Vigili del fuoco sono andate avanti tutta la notte, in particolare nei siti sensibili per la presenza di bomboloni del gas e materiali o attrezzature infiammabili. Un bagliore ed un boato, intorno all’una di notte, in contrada Astasi ha fatto temere il peggio. Stamattina la conta dei danni, con le verifiche tecniche su immobili e abitazioni.