Una richiesta congiunta al Prefetto di Messina, all’assessore regionale alla salute Giovanna Volo, ai vertici dell’ASP di Messina e S. Agata Militello, con cui hanno chiesto un incontro urgente per discutere dell’eventuale spostamento dei Presidi di continuità assistenziale dei comuni di Castell’Umberto e San Salvatore di Fitalia. L’hanno inoltrata i rispettivi sindaci dei due comuni, Maria Veronica Armeli e Giuseppe Pizzolante.
Secondo quanto contenuto nella richiesta a seguito dei finanziamenti ottenuti da parte dell’ASP, a valere sul PNRR, per realizzare le case di Comunità, è sorta la necessità di ristrutturare gli immobili di proprietà dell’Azienda Sanitaria, all’interno dei quali sono ospitati attualmente i Presidi di continuità assistenziale.
Per entrambe le Case di comunità, i lavori sono già stati appaltati e nelle more delle attività di ristrutturazione, pare che l’Asp abbia deciso di dislocare i presidi di guardia medica nei comuni di Naso e Galati Mamertino.
“Tale decisione, se vera, sarebbe oltre che grave, per il mancato coinvolgimento degli enti territoriali interessati, anche pregiudizievole per tutti i cittadini dei territori comunali coinvolti” si legge nella richiesta. I primi cittadini, infatti, evidenziano che la conformazione orografica dei Comuni coinvolti è molto articolata e difficilmente percorribile, soprattutto nei mesi invernali, che nei due comuni ci sono numerose frazioni, tutte densamente popolate e che i tempi di percorrenza sarebbero proibitivi, soprattutto nei casi di urgenza sanitaria. Pizzolante e Armeli paventano l’impossibilità di accesso ai servizi sanitari, con evidente lesione del diritto alla salute, costituzionalmente garantito e chiedono di trovare una soluzione alternativa, come l’individuazione di immobili, anche di natura privata, nei Comuni interessati, adatti ad ospitare temporaneamente i Presidi.
“Da pochi giorni siamo venuti “informalmente” a conoscenza dell’imminente trasferimento del presidio di continuità assistenziale (c.d. guardia medica) presente sul nostro territorio e di un suo eventuale accorpamento a quello di Naso.” ha dichiarato il sindaco di Castell’Umberto. “Noi non ci stiamo”, tuona la prima cittadina.
“I territori collinari e montani sono già fortemente penalizzati dal punto di vista sanitario e, spesso, il presidio di Guardia Medica è l’unica possibilità di sopravvivenza che i pazienti hanno! Unitamente al Comune di San Salvatore, abbiamo inoltrato una richiesta di incontro-confronto al fine di trovare una soluzione sempre avendo come unico obiettivo la salvaguardia dei cittadini e siamo intenzionati a portare avanti, nelle sedi opportune, le istanze delle due comunità.”
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