I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, nel corso degli ordinari controlli ai mezzi in transito sullo stretto, hanno sottoposto a sequestro circa 1 kg di hashish, occultato all’interno di un’autovettura in arrivo in Sicilia, traendo in arresto il conducente di origini pugliesi.
L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con il prezioso ausilio delle unità cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto dei reati inerenti gli stupefacenti, soprattutto con riferimento ai punti di accesso all’Isola.
In tale ambito, grazie allo straordinario ausilio fornito dal cane antidroga Edipo, recentemente assegnato al Reparto peloritano al termine del corso di specializzazione presso il Centro di Addestramento di Orvieto, appositamente addestrato a queste ricerche, i militari hanno individuato l’autovettura sospetta, sottoponendola ad un più approfondito controllo.
Più in particolare, il panetto di stupefacente da circa 1 kg, ricoperto di cellophane per cercare di contenerne il forte odore e riportante un’etichetta con la scritta “BIO”, verosimilmente per indicarne l’ottima qualità, risultava abilmente occultato nel vano posto tra i due sedili anteriori: le accortezze utilizzate, in altri termini, non traevano in inganno il formidabile fiuto del cane antidroga che, subito, ne segnalava la presenza, portando al rinvenimento del prezioso carico.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il conducente del veicolo veniva sottoposto a custodia cautelare in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti e, sottoposto a giudizio per direttissima, condannato dal competente Giudice all’obbligo della dimora presso la propria residenza.
L’odierna attività conferma l’impegno nel particolare comparto e testimonia la rilevanza attribuita alla tematica dalle Fiamme Gialle peloritane e dall’Autorità Giudiziaria di Messina: l’attenzione è altissima rispetto a tale fenomeno criminale, sintomatico, peraltro, dell’esistenza di agguerrite e strutturate organizzazioni criminali, in grado di gestire quantitativi di droga ben più rilevanti.
Un fenomeno, altresì, di grave impatto sociale che costituisce, come ormai documentato da numerose operazioni di polizia, una delle primarie fonti di finanziamento della locale criminalità organizzata, così confermando la centralità del comprensorio messinese quale porta d’ingresso dello stupefacente in Sicilia, nonché punto strategico per il transito ed il traffico di ingenti quantità di narcotico.