Dovrà essere discusso davanti al Tar del Lazio il ricorso proposto dal comune di San Filippo del Mela, riguardante la restituzione di somme pagate dallo Stato, per conto del comune e di altri enti locali, riguardo ad alcune discariche “abusive”. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar di Palermo.
Il comune, rappresentato dall’avvocato Giovanni Monforte, si è opposto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Presidenza della Regione Siciliana, all’assessorato energia e servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Ragioneria Generale dello Stato.
Il comune ha impugnato la nota dell’1 aprile 2016, con la quale la Ragioneria Generale dello Stato ha notificato la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2 dicembre 2014 con la quale lo Stato è stato condannato al pagamento di una somma forfettaria iniziale di 40 milioni di euro ed a penalità finanziarie semestrali fino al completo superamento della situazione di non conformità alla normativa europea delle discariche “abusive”.
Considerato che sui ricorsi promossi da altri enti territoriali – tra gli altri i comuni di Racalmuto, Leonforte, Siculiana e Paternò – si è già pronunciato il Tar del Lazio con numerose sentenze, il contenzioso in materia è stato pertanto incardinato presso questa sede del Tar. Da qui il Tar di Palermo si è dichiarato incompetente, indicando il Tar del Lazo la sede della controversia.