venerdì, Novembre 22, 2024

Il Console della federazione russa Sergey Patronov sarà a Capo d’Orlando per consegnare i documenti sulla morte del Tenente Antonino Micale

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Il Console Generale per la Sicilia e Calabria della Federazione Russa Sergey Patronov della Federazione Russa sarà a gennaio a Capo d’Orlando per consegnare ufficialmente tutti i documenti e le informazioni sulla morte e la sepoltura del Tenente del Regio Esercito Italiano Antonino Micale, catturato e deceduto in prigionia nell’Unione Sovietica nel 1943.

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Nei giorni scorsi, il Console Patronov e il suo addetto legale Anastasia Shapovalova hanno consegnato, nella sede del Consolato a Palermo, all’avvocato Calogero Ingrillì e ai dottori Osvaldo e Vladimiro Paparoni, parenti di Micale, un nutrito fascicolo del loro congiunto.

Micale venne catturato il 25 dicembre 1941, durante un assalto delle truppe dell’ARMIR (la spedizione italiana in Unione Sovietica) alla stazione ferroviaria di Stalino, centro nevralgico delle truppe sovietiche (oggi Repubblica Popolare del Donetsk).

Venne quindi detenuto nei campi per prigionieri di guerra ed internati N. 99 del Kazakh URSS oggi Kazakistan, e n. 74 di Oranki regione di Gorky ora Regione di Nizhny dove morì il 10 gennaio 1943 nell’infermeria del campo (tra le braccia del ten. medico italiano Enrico Reginato) e dove è stato sepolto in una fossa comune insieme ad altri 35 valorosi ufficiali e soldati del Regio Esercito italiano.

Nel campo n. 74 si trovavano due cimiteri, vicino ai villaggi di Oranki e Monastyrka. Antonino Micale fu sepolto nel cimitero più vecchio, in una tomba comune.
Durante il regime sovietico, il monastero di Oran Bogoroditsky fu occupato dall’esercito russo che lo dismise e i suoi edifici vennero utilizzati per esigenze militari.

Nel 1995, l’organizzazione moscovita “Monumenti commemorativi di guerra” ha chiesto ed
ottenuto dal Governo di commemorare i prigionieri di guerra caduti in territorio sovietico, così è stato organizzato un memoriale sul sito di una delle fosse comuni in cui erano stati sepolti i prigionieri ed elevato un cippo che riporta la scritta in italiano e in cirillico “AI CADUTI ITALIANI IN TERRA DI RUSSIA”.

Il Console verrà a Capo d’Orlando il prossimo gennaio, in coincidenza con l’anniversario della morte dell’ufficiale, per consegnare ufficialmente ai parenti e alle autorità civili e militari tutte le informazioni raccolte e desecretate dal Ministero della Difesa della Federazione Russa, del certificato di morte ed altre notizie riguardanti il luogo ove è sepolto, un vecchio monastero ortodosso.

Il Tenente Antonino Micale dopo gli studi universitari, appena laureato in Giurisprudenza all’Università di Palermo, chiamato alle armi, frequentò la Scuola Allievi Ufficiali del Regio Esercito a Salerno, giurò fedeltà alla Patria a Palci provincia di Trieste, oggi territorio sloveno, ed inquadrato nel Regimento Fanteria Sassari fu inviato in territorio dichiarato zona di guerra con il LXIII° Battaglione A.A.R.E. il 21 luglio 1941.

Altro dato di umanità e di amore è stato quello della fidanzata che lo aspettò per tanto tempo senza mai sposarsi e che morì a Reggio Calabria negli anni duemila. Al Tenente Antonino Micale fu intitolato il 10 dicembre 1964 il campo sportivo di Capo d’Orlando che sorgeva sul lungomare Andrea Doria, nell’area dove attualmente è ubicato il Palavalenti.

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