sabato, Novembre 23, 2024

Barcellona Pozzo di Gotto: lavori di ammodernamento della strada provinciale 47 Margi, l’ex Provincia dovrà restituire il terreno o acquisirlo

tribunale

La Città Metropolitana di Messina dovrà restituire il terreno localizzato nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto in cui furono realizzati i lavori di ammodernamento della strada provinciale 47 Margi e diramazioni, previo ripristino dei luoghi, pagando il risarcimento del danno per tutto il periodo di illegittima occupazione oppure potrà acquisirlo al proprio patrimonio. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione del Tar di Catania, accogliendo il ricorso proposto dal titolare del terreno rappresentato dall’avvocato Domenico Branca.

La vicenda risale al 1991 quando la Provincia Regionale di Messina dispose l’occupazione d’urgenza di un terreno di 520 metri quadrati per effettuare lavori di ammodernamento e consolidamento della strada provinciale 74 Margi e diramazioni nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, stabilendo che l’occupazione non potesse protrarsi oltre cinque anni dalla immissione nel possesso del compendio immobiliare.

I lavori furono eseguiti senza disporre l’espropriazione del fondo e senza corrispondere alcuna indennità e da qui il proprietario chiese il pagamento di quanto dovuto senza ottenere riscontro. Nel 2006 la causa si incardinò al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ma il giudice declinò la propria giurisdizione a favore del Tar; presso quest’ultimo giudice, nel 2018, fu presentato il ricorso, lamentando l’illegittimità della procedura espropriativa, perché l’ex Provincia non aveva adottato nei termini previsti dalla legge il decreto di esproprio.

Per il Tar il  ricorso è fondato, perché non è stato definito il procedimento espropriativo che avrebbe dovuto far seguito alla delibera del Consiglio Provinciale del 1989, con la quale fu approvato il progetto di ammodernamento della strada; il decreto di esproprio non è stato emanato, l’opera pubblica è stata realizzata e l’occupazione legittima del terreno per cui è causa è scaduta.

Ecco perché l’Amministrazione deve sanare la situazione o restituendo il terreno, previa riduzione in pristino e pagando il risarcimento del danno anche per il periodo di illegittima occupazione o acquisirlo al proprio patrimonio, corrispondendo il relativo indennizzo. Questi adempimenti dovranno essere adottati entro 120 giorni.

Nel momento in cui l’ex Provincia deciderà come procedere si passerà alla quantificazione degli importi. Infine, in sintesi, il ricorso è stato accolto, con condanna per la Città Metropolitana di Messina al pagamento delle spese di lite.

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