“L’esperienza e la testimonianza di don Milani e di don Giovanni Orlando continuano ancora oggi in un vuoto educativo e di valori”. Così il vescovo di Patti monsignor Guglielmo Giombanco ha sintetizzato, durante il convegno di inaugurazione, l’importanza e l’attualità della mostra su don Lorenzo Milani, organizzata dall’Azione Cattolica della diocesi di Patti ed ospitata nei locali dell’ex convento San Francesco e del libro di monsignor Orlando “Don Milani e la scuola della Parola”, di cui l’editore pattese Nicola Calabria ha curato la ripubblicazione.
Come evidenziato dal presidente diocesano dell’Azione Cattolica, Alessandro Princiotta, “la
ripubblicazione del testo – sottolinea Princiotta – è segno di filiale gratitudine verso don Giovanni Orlando per il suo instancabile servizio all’Azione Cattolica diocesana e regionale.
La condivisione del libro vuole celebrare la sua memoria a un anno dal suo passaggio al Cielo e a cento anni dalla nascita di don Milani che avviò l’esperienza didattica rivolta ai bambini della disagiata e isolata Barbiana”.
Dopo il commosso ricordo da parte della sorella Maria, Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale, già segretario della Commissione Episcopale della Cei per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, ha ricordato monsignor Orlando come
“presbitero zelante e colto, impegnato per molti anni come educatore di intere generazioni, come insegnante di Religione Cattolica nel Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti, docente di Filosofia e Teologia nel Seminario diocesano, di cui è stato rettore, docente e direttore
dell’Istituto Teologico-Pastorale “Monsignor Angelo Ficarra”, nonchè all’Istituto “San Tommaso” di Messina, e ancora assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana e per un ventennio di quella regionale e assistente diocesano dei medici e giuristi cattolici”.
“A cento anni dalla nascita di don Milani e a 56 dalla sua morte – ha aggiunto monsignor Pennisi, tratteggiandone, con dovizia di particolari, il suo essere prete, educatore, maestro,
obiettore di coscienza, – la ripubblicazione dell’opera di monsignor Orlando ci aiuta ad approfondire la sua figura. Merito del volume è quello di aver messo in evidenza l’originale personalità di un vero uomo di Dio, nella stretta connessione tra il suo compito educativo, la sua missione sacerdotale e la sua caratteristica profetica”.
“Il libro di monsignor Orlando – ha concluso monsignor Pennisi – è di grande attualità perché ha anticipato quanto detto da Papa Francesco sul priore di Barbiana: ridare la parola ai poveri, perché senza la parola non c’è dignità e, quindi, neanche libertà e giustizia. Ed è la parola che potrà aprire la strada della piena cittadinanza nella storia, mediante il lavoro, e alla piena appartenenza alla Chiesa con una fede consapevole”.
Infine, l’assessore comunale alla cultura, Daniele Greco, ha messo in risalto che “il sacerdote, come don Milani, deve insegnare il vangelo ma soprattutto essere maestro di vita”. L’editore Nicola Calabria ha confidato che “si è avverato un sogno di padre Orlando, che fino a pochi giorni prima del suo passaggio al Cielo mi ha espresso il desiderio di
ripubblicare e arricchire il testo”.
La mostra potrà essere visitata fino a sabato 18 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18.