I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno denunciato più di 27 persone ed emesso sanzioni per oltre 100mila € per contrastare le corse clandestine di cavalli. Le corse clandestine possono rappresentare da parte dei clan mafiosi una forma di controllo del territorio, come anche una modalità di reinvestimento di capitali illecitamente conseguiti, in considerazione del consistente giro di soldi investiti nelle scommesse clandestine. Le prime vittime di questo business illecito sono i poveri animali maltrattati, ai quali vengono spesso somministrate sostanze dopanti.
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno effettuato un servizio di perlustrazione delle periferie rurali del paese, dove all’interno di un terreno di contrada “Scirfi”, hanno scoperto un fabbricato abusivo in mattoni, adibito a stalla, in cui era stato richiuso anche uno splendido esemplare di equino col mantello di colore rosso -fulvo. Immediata la richiesta d’intervento dei medici veterinari dell’A.S.P. di Catania. All’interno della stalla abusiva sono state trovate alcune mensole contenenti diversi farmaci veterinari, di cui la proprietaria dei luoghi, una 41enne del posto, non è stata in grado di fornirne la prescrizione medica necessaria per l’acquisto e la detenzione.
Al fine di tutelare la salute degli animali, i Carabinieri li hanno affidati in custodia giudiziale all’istituto catanese di incremento ippico per la Sicilia, in stato di isolamento fino all’esito delle analisi, per accertare il loro stato di salute, nella speranza che il cavallo non sia stato adoperato per corse clandestine e di conseguenza non sia stato vittima di maltrattamenti.
Per la donna è scattata una maxi sanzione amministrativa da 63.600 euro per l’abusivismo edilizio di cui si è resa responsabile e per le carenze nei confronti degli animali che deteneva.
Articolo di Elena Scaffidi