venerdì, Novembre 22, 2024

Novara di Sicilia: ricorso per il restauro della chiesa di Maria Santissima dell’Annunziata, il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva

Annunziata

C’era il rischio di perdere il finanziamento regionale; questa la ragione preminente rispetto a quella della ditta originariamente aggiudicataria dell’appalto, che potrà essere eventualmente valutata nel corso del processo nel merito. Così i giudici della quinta sezione del Tar di Catania che, con ordinanza del 21 novembre scorso, hanno rigettato la richiesta di sospensiva proposta dalla “La Valle Costruzioni e Restauri srl”.

L’impresa, rappresentata dagli avvocati Martino Alberto Grimaldi, Silvestro Lazzari e Francesco Lezzi, ha presentato ricorso contro il comune di Novara di Sicilia, rappresentato dall’avvocato Benedetto Calpona e nei confronti della “Edil-Coop Società Cooperativa a rl”.

Oggetto del ricorso la determinazione dell’11 ottobre scorso, con la quale, a seguito di atto di interpello, il comune montano ha aggiudicato in via definitiva i lavori di ristrutturazione e restauro della chiesa di Maria Santissima dell’Annunziata di Novara di Sicilia alla società “Edil-Coop” che, nella gara d’appalto, si era classificata seconda; inoltre, in contestazione, c’è la determinazione con la quale il comune dichiarò la risoluzione contrattuale con la ditta ricorrente.

Per il Tar, nella valutazione della richiesta della sospensiva, appaiono preminenti le ragioni prospettate dal comune connesse al pericolo della perdita del finanziamento, rispetto a quelle evidenziate dalla ditta ricorrente, “ristorabili in caso di esito favorevole del giudizio nel merito”.

Da qui è stata respinta l’istanza cautelare, fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 12 marzo 2024.

Risale al 2020 la gara d’appalto per i lavori di restauro della chiesa di Maria Santissima dell’Annunziata, aggiudicati originariamente all’impresa “La Valle Costruzioni e Restauri srl” di Lecce. L’intervento fu finanziato dall’assessorato regionale alle infrastrutture per 800 mila euro.

La chiesa ha un importante valore storico-architettonico. Fu costruita nel XVII secolo, forse in epoca antecedente, è a tre navate, con sette altari e colonne in pietra arenaria e ha una superficie molto ampia. Al suo interno ci sono, tra gli altri, fregi, sculture in marmo ed in legno, quadri ed un artistico organo del 600-700, tutti da restaurare.

E’ stata l’amministrazione di Gino Bertolami a presentare il progetto esecutivo, seguendo l’indirizzo delle assegnazioni dello Stato per la realizzazione dei progetti finanziati per gli interventi sui beni culturali storico-artistici di culto.

L’esecutivo riuscì anche nell’intento di farsi finanziare i lavori di riqualificazione della chiesa di Santa Maria La Noara della frazione Badiavecchia, la prima chiesa che l’ordine dei Cistercensi nel 1137 ha costruito in Sicilia, lavori che sono stati già ultimati.

L’assessorato regionale alle infrastrutture dispose risorse per 217 mila euro. La chiesa era interessata da infiltrazioni e la Regione dispose un bando ad hoc; tra i trenta interventi che furono finanziati in tutta la Sicilia, ci fu anche quello della chiesa di Santa Maria La Noara.

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