Ricorso inammissibile. Questo il responso delle sezioni unite civili della Corte di Cassazione sul ricorso proposto da “Ecolandia srl” contro la “Bono slp srl”, la Srr Messina provincia, l’assessorato regionale infrastrutture e mobilità e l’Urega di Messina.
La vicenda processuale si riferisce al fatto che la Ecolandia era stata giudicata soccombente nel contenzioso al Cga con la Bono riguardo all’aggiudicazione dell’appalto per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani per conto del comune di Capo d’Orlando. Era stato bandito dalla Ssr Messina Provincia il 20 agosto 2020 per l’importo di oltre 13 milioni di euro.
La Ecoloandia si era classificata al primo posto, la Bono al secondo, per cui l’appalto fu aggiudicato alla prima; la Bono si è rivolta prima al Tar che rigettò il ricorso e poi presentò appello al Cga.
In questo appello la Ecolandia sollevò anche la pregiudiziale eurounitaria, richiedendo l’invio degli atti alla Corte di Giustizia Europea, ma il Cga ritenne che, nella fattispecie in oggetto, non sussistesse l’obbligo di rinvio pregiudiziale.
Le norme eurounitarie invocate dalla Ecolandia, secondo il Cga, non sono state considerate pertinenti al caso in esame, confermando di contro la legittimità dell’azione amministrativa della stazione appaltante.
Il Cga dunque dispose l’annullamento dell’aggiudicazione alla Ecolandia e l’affidamento alla Bono.
E ora arriviamo al verdetto della Cassazione investita per neutralizzare gli effetti della sentenza del Cga che, secondo le istanze della Ecolandia, aveva anche disatteso la richiesta di inviare gli atti alla Corte Europea.
Per la Suprema Corte il ricorso della Ecolandia è stato dichiarato inammissibile e sono state giudicate motivate le decisioni del Cga sul mancato invio degli atti alla Corte Europea.