giovedì, Settembre 19, 2024

Studenti in visita alla caserma dei carabinieri di Patti

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Le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Pirandello” di Patti, diretto dalla professoressa Clotilde Graziano, nell’ambito del progetto “Legalità”, che ha quale principale obiettivo l’educazione degli alunni al rispetto delle regole che governano il vivere democratico, hanno visitato la caserma dei carabinieri di Patti.

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Ad accoglierli è stato il comandante della compagnia di Patti, tenente colonnello Salvatore Pascariello, assieme al capitano Rocco Romeo, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile e al luogotenente Antonino Bonarrigo, comandante della stazione, oltre ad altri militari in servizio.

Nel corso della visita guidata tra i vari uffici e reparti della sede pattese, gli uomini dell’Arma hanno illustrato agli studenti la struttura ed i compiti attribuiti ai carabinieri.
Grazie alla partecipazione attiva dei ragazzi e dei loro insegnanti, durante la visita si è alimentato un proficuo confronto sul concetto di legalità, richiamando una serie di
temi attualissimi, strettamente riguardanti gli adolescenti e i giovani.

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Gli alunni hanno visitato alcuni locali della caserma, così da poter comprendere quali possano essere i momenti e i motivi di incontro del cittadino con i Carabinieri. Nel piazzale della caserma, hanno incontrato i militari delle Unità Radiomobile e Subacquei, i quali hanno mostrato una serie di autoveicoli in uso e gli equipaggiamenti in dotazione.

Ciò ha suscitato molto interesse nei ragazzi, i quali hanno avuto la possibilità di vedere da vicino sia le attrezzature utilizzate dai Nuclei subacquei che le “Gazzelle” dei Carabinieri impegnate nel controllo del territorio e costantemente in comunicazione con le Centrali Operative dei singoli Comandi Compagnia.

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L’esperienza senza dubbio interessante ha avvicinato gli studenti alle istituzioni che ogni giorno operano in difesa della legalità ed ha contribuito a rafforzare nei giovani i principi, i valori e le regole ad essa connessi.

“L’educazione alla legalità, sin dalla scuola dell’infanzia, sottolinea la dirigente Graziano – giova per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso, vivere le leggi come opportunità e non come limite”.

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