Il più grande e famoso regista italiano vivente Marco Bellocchio, ha ricevuto il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Cognitive curriculum “Teorie e tecnologie sociali, territoriali, dei media e delle arti performative”, dall’Università degli Studi di Messina. La delibera del Senato Accademico, approvata all’unanimità in considerazione della grande genialità del maestro nativo di Bobbio in provincia di Piacenza, era stata proposta da Federico Vitella, Ordinario di Cinema, fotografia e televisione, risale a qualche mese fa, rettore Salvatore Cuzzocrea. Marco Bellocchio annovera una carriera costellata di successi e di riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.
Tra i suoi film più conosciuti “Rapito” che racconta la vicenda del bambino ebreo Edgardo Mortana, rapito nel 1858 dal Vaticano la cui vicenda divenne un caso internazionale; “Esterno Notte” incentrato sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Bellocchio ha trattato con grande onestà intellettuale e capacità critica, uno dei momenti più bui e drammatici della storia politica italiana. Nel film, oltre a riportare l’appello ai rapitori fatto da Papa Paolo VI che chiese la liberazione del Presidente della Democrazia Cristiana “senza condizioni”, ha messo anche in luce l’amarezza e la mortificazione umana e politica di Francesco Cossiga.
Bellocchio in “Esterno Notte”, ha anche dato voce alla brigatista Adriana Faranda. Di tutto rilievo il cast che ha partecipato al film: Fabrizio Gifuni nel ruolo di Aldo Moro, Margherita Buy (Eleonora Moro), Toni Servillo (Paolo VI), Fausto Russo Alesi (Francesco Cossiga), Gabriel Montesi (Valerio Morucci), Daniela Marra (Adriana Faranda).
Il cinema di Bellocchio ha una dinamicità e una freschezza unici in quanto, così come dichiarato dallo stesso maestro “contiene scene autentiche i cui protagonisti sono personaggi reali inseriti in un racconto frutto della fantasia”. Tra i successi più recenti di Marco Bellocchio “Il Traditore”. Da mese di marzo 2014 è Presidente della Fondazione Cineteca di Bologna. Marco Bellocchio ha confessato che sta lavorando ad un progetto che tratterà della vicenda di Enzo Tortora, un uomo mortificato da una vicenda giudiziaria che lo ha reso incolpevole protagonista di una gogna mediatica: Tortora, da personaggio pubblico di grande successo, improvvisamente si è trovato ad essere considerato “un camorrista” a seguito di una confessione di un pentito, poi rivelatasi falsa. Assolto da tutte le accuse, Tortora non ha potuto gioire di questo riconoscimento in quanto, da uomo sfortunato, dopo qualche mese è deceduto.
Siamo sicuri che Marco Bellocchio presenterà al pubblico italiano ed a quello internazionale, una vicenda e il dramma personale di un uomo che, come tanti altri sono vittime di una giustizia un po’ “superficiale”.